Triora, il borgo delle streghe in Liguria

Triora e le streghe

Triora, lo splendido borgo della Valle Argentina, nell’entroterra ligure, è famoso per il suo legame con le streghe. Ma a prescindere da questo triste avvenimento del passato, merita una vista per la sua bellezza.

Arroccato su una collina a 780 metri sul livello del mare da cui domina la valle, circondato da una vegetazione rigogliosa, conta un numero esiguo di residenti, circa 410. Ma sono molti i visitatori che animano il borgo, soprattutto in alcuni periodi, quando a Triora si tengono manifestazioni particolari.

Non c’è da meravigliarsi se il villaggio è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia ed ha ricevuto la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano per la qualità del turismo.

Triora e le streghe
Triora vista dall’alto

Come arrivare a Triora, il borgo delle streghe

Arrivare a Triora con i mezzi pubblici non è semplicissimo; l’automobile è senza dubbio il mezzo migliore, perchè è il più veloce ma è anche perchè gli autobus non sono particolarmente frequenti.

Arrivando sia da Imperia che da Sanremo, percorrete l’autostrada A10 e poi dovrete uscire al casello di Arma di Taggia. Seguite le indicazioni per Taggia e successivamente per Triora. Tenete conto che l’accesso alle auto è interdetto all’interno del borgo vero e proprio, quindi dovrete parcheggiare e poi proseguire a piedi.

Se arrivate in treno, dovrete scendere alla stazione di Arma di Taggia e poi prendere un autobus per Triora. L’ultimo pullman da Arma per Triora parte intorno alle 18; viceversa, l’ultimo pullman per tornare a valle lascia Triora verso le 20. In ogni caso, per informazioni più precise sugli orari degli autobus e la loro frequenza, è bene contattare la Riviera Trasporti.

Triora e le streghe
Parcheggio riservato alle streghe

Triora e le streghe: la storia

Ma chi erano le streghe di Triora e cosa successe esattamente? Le vicende si verificarono intorno al 1587: tre anni di siccità avevano gravemente compromesso il raccolto di grano della zona. La disperazione della gente si tramutò in rabbia, e alcune donne furono accusate di stregoneria e di aver provocato questi gravi avvenimenti.

Le donne incriminate, inizialmente, erano una ventina; esse vennero incarcerate e poi, all’arrivo dell’inquisitore, esse vennero torturate. Una di loro morì a causa delle torture, un’altra perse la vita tentando di fuggire da una finestra, le altre, invece, finirono per confessare qualunque cosa l’inquisitore chiedesse loro.

Le “streghe” appartenenti alle famiglie più altolocate vennero rilasciate, solo quattro perirono sul rogo; ma furono molte a perdere la vita durante le torture.

Questa caccia alle streghe è una delle più importanti che si ricordino, tanto che Triora venne soprannominata la “Salem d’Italia“. Ebbe termine nel 1588; l’ironia è che l’anno successivo ci fu una revisione del processo e tutte le condanne vennero annullate.

Triora e le streghe
Caruggio nel borgo di Triora

Cosa vedere a Triora

Triora offre molti monumenti storici e religiosi, non necessariamente legati alla storia delle streghe. Potrete apprezzare anche molti panorami naturali, vista la posizione del borgo.

Inoltre, è un’esperienza stupenda passeggiare nel paese, con le sue strade strettissime e i muri in pietra degli antichi edifici. Prestate anche attenzione perchè vedrete molti negozietti, dove troverete divertenti souvenir e prodotti locali. I loro nomi, come è facile immaginare, sono spesso riferiti alle streghe.

Museo Etnografico e della Stregoneria

Museo Etnografico e della Stregoneria
Museo Etnografico e della Stregoneria

La prima cosa che troverete, entrando nel borgo, è il Museo Etnografico e delle Stregoneria. Il prezzo del biglietto è di 2 euro per gli adulti.

Il Museo è costituito da 4 piani, due dei quali sono dedicati alla civiltà contadina e alla vita di tutti i giorni di Triora e dei suoi dintorni; ma la parte più affascinante e particolare è quella dedicata alla storia delle streghe di Triora e ai tristi eventi che le coinvolsero.

Chiesa di Sant’Agostino

Chiesa di Sant'Agostino
Chiesa di Sant’Agostino

La chiesa è situata un pò fuori dal borgo, un pò scomoda da raggiungere a piedi; pertanto vi consigliamo di tenerla per ultima e di arrivarci in macchina dopo aver visitato tutte le altre attrazioni del borgo.

Inoltre, per poterla visitare, ci si deve rivolgere al personale del Museo che ne ha la chiave.

Il fascino della chiesa sta anche nella sua posizione, più in alto del paese; è in un luogo isolato e molto tranquillo, e al viale d’accesso ornato da faggi e altri alberi imponenti. E’ importante sapere che essa è nella lista dei “Luoghi del Cuore” della FAO.

La sua costruzione risale al 1615, e a causa di alcuni crolli non è più agibile. Al suo interno erano conservati dei capolavori, come ad esempio una statua marmorea della Madonna ed una tavola di San Nicola da Tolentino, che al momento sono state spostate nella Collegiata.

La Collegiata dell’Assunta

Triora al tempo del Covid
Triora al tempo del Covid

Sul lato di una piazza, dopo aver percorso vicoli e caruggi pittoreschi, si incontra la Collegiata dell’Assunta. Anche questo edificio religioso è visitabile su richiesta, quindi se intendete vederne l’interno, dovete rivolgervi al personale del Museo.

Oltre alle opere d’arte che vi sono state trasferite dalla Chiesa di Sant’Agostino, potrete ammirare una acquasantiera di marmo e una struttura architettonica di origine medievale.

La Cabotina delle Streghe

Cabotina delle Streghe

La Cabotina delle Streghe era il luogo isolato dove le streghe si riunivano per tessere le loro trame e per celebrare i riti legati alla stregoneria. Si dice che, tra le altre nefandezze, esse giocassero a pallone con i bambini in fasce, lanciandoseli l’una con l’altra tra gli alberi di noci. A proposito, la leggenda dice anche che l’albero di noce sia strettamente connesso con la stregoneria.

Non aspettatevi molto, vedrete solo dei muretti semi distrutti ed una grotta all’interno della quale sono stati messi dei manichini che rappresentano le streghe.

Ma il panorama da quel lato del paese è veramente sensazionale; alzando gli occhi, su una collina, potrete vedere anche il cimitero del paese (che non ha nulla a che fare con le streghe)

Il cimitero di Triora
Il cimitero di Triora

Escursioni intorno a Triora

Molini di Triora

Lago del Noce
Lago del Noce a Molini di Triora

Nei dintorni di Triora ci sono varie escursioni da fare, ma in particolare mi sento di consigliarvene due.

La prima è una sosta a Molini di Triora; si tratta di un piccolissimo paese che dovrete attraversare per raggiungere Triora. Anche questo fu coinvolto dalla isteria della caccia alle streghe, anche se in modo piuttosto marginale. Infatti, nelle sue botteghe, i prodotti vengono serviti da donne vestite da streghe e i nomi dei negozi richiamano alla mente quel triste periodo.

Uscendo dal paese, sulla destra, date un’occhiata al Lago del Noce, dove si dice che le streghe si riunissero per compiere i loro riti. Il nome deriva dalla presenza di alberi di noce.

Oggi, il laghetto è una ridente location dove fare un picnic o un bel bagno rinfrescante.

Ponte di Loreto

Ponte di Loreto
Ponte di Loreto

Il Ponte di Loreto prende il nome dalla località dove è stato eretto. Si tratta di un ponte veramente imponente, come potete vedere dalla foto, alto ben 120 metri, che fu costruito nei primi anni 60 per collegare Triora al paese di Cetta.

Il ponte è diventato tristemente famoso come ponte “dei suicidi”, visto che molti si tolsero la vita saltando giù nella gola sottostante. Negli anni più recenti, invece, ha acquisito una fama diversa, poichè viene utilizzato dagli appassionati di bungee jumping.

Cosa mangiare a Triora, il borgo delle streghe

Ma Triora ha anche un altro punto di forza: la sua tradizione gastronomica. I ristoranti del borgo, ma anche quelli nei dintorni sono rinomati per gli ottimi piatti che servono.

Tra questi, sono assolutamente da provare i “sugeli“, un tipo di pasta simile alle orecchiette pugliesi; il “brusso“, formaggio di pecora piuttosto stagionato e leggermente piccante. E poi naturalmente, molti altri piatti della tradizione ligure, come il baccalà mantecato e la torta verde di riso.

Il pane di Triora

Pane di Triora

Probabilmente il pane di Triora è una delle cose più famose del borgo dopo le streghe. Esso è venduto in tutta la Liguria e anche oltre i suoi confini, ed è particolarmente saporito.

E’ diverso da tutti gli altri tipi di pane per il modo in cui viene prodotto: l’impasto viene cotto dopo essere stato adagiato su tavole di legno coperte di crusca. Questo fa si che la crosta sia più dura del normale, mentre la parte interna resta soffice e gustosa.

Triora, non solo streghe: le manifestazioni

Murale
Murale

Tre sono le manifestazioni più interessanti che si svolgono tutti gli anni a Triora. Sono rispettivamente la Sagra del Fungo, Autunnonero Ghost Tour, e Strigòra.

La prima si svolge l’ultima domenica di settembre: oltre alla degustazione di pietanze a base di funghi, il borgo di Triora offre un mercatino ed un tour guidato delle principali attrazioni.

Autunnonero Ghost Tour è una manifestazione dedicata alla storia delle streghe, che si tiene in luglio; il punto forte dell’evento è il tour del borgo in notturna, particolarmente suggestivo.

Anche Strigòra è dedicato alla storia delle streghe, con spettacoli, animazioni, mostra-mercato a carattere medievale. Questa si svolge la domenica dopo Ferragosto.

Per rimanere aggiornati sul calendario delle manifestazioni e degli eventi, consultate il sito ufficiale di Triora.

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32 Comments to Triora, il borgo delle streghe in Liguria

  1. ANTONELLA ha detto:

    Com’è come non è sono sempre le donne le responsabili dei guai! Facile prendersela con le creature più deboli che pur di non essere torturate a morte avrebbero confessato qualunque cosa… una pagina buia della storia della Chiesa quella dell’Inquisizione, purtroppo. A Triora ci andrei per il panorama che mi sembra bellissimo, per le viuzze strette del centro storico e anche per il pane croccante lasciando stare le povere streghe che però, immagino, servono ad attirare un pò di turisti

    • Teresa ha detto:

      Concordo sul fatto che l’Inquisizione è davvero una pagina oscura e che ha provocato la morte di tanti innocenti. Ma Triora merita davvero una visita, se ne hai l’opportunità facci un giro!

      • MARINA ha detto:

        Salve, vorrei tanto visitare Triora, mi affascina tantissimo, solo che io sono molto lontana da quella località. Al di là di questo che vedrò come fare per organizzarmi, per caso tu sai dove poter lasciare l’auto una volta arrivati ? Grazie

        • Teresa ha detto:

          Ciao, il posto per parcheggiare non è moltissimo, perchè il borgo è interamente pedonale; ma poco prima di entrare in paese troverai dei parcheggi, lì puoi senza dubbio trovare un posto dove lasciare la macchina!

  2. Giorgia ha detto:

    Affascinante la storia che lega le streghe a Triora, non la conoscevo! Purtroppo tante donne sono morte ingiustamente per colpa di alcune antiche e sciocche credenze!

    • Teresa ha detto:

      Purtroppo è vero, tante donne sono morte a causa superstizione e dell’ignoranza. Ma Triora è un posto incantevole a prescindere dalla storia delle sue streghe!

  3. Claudia ha detto:

    Che affascinante questa storia delle streghe, degli eventi che le videro protagoniste e delle persecuzioni contro di loro. Questi luoghi sono sempre molto mistici e allo stesso tempo un po’ horror, però personalmente mi piacerebbe visitarli e cercare di capire quali fossero i riti e il motivo degli stessi. Erano considerate “streghe” tutte le persone che effettuavano riti non legati alla religione.

    • Teresa ha detto:

      Anche io trovo molto affascinanti queste storie di streghe e misteri; anche se provo una gran pena per tutte le persone che ne sono rimaste vittime!

  4. Raffaella ha detto:

    Giusto in questi giorni ho letto un libro dedicato alle streghe e all’Inquisizione e temo che non riuscirei a cogliere l’aspetto divertente e ludico della caccia alle streghe. Chissà, forse la si potrebbe intendere come una vendetta delle “streghe”: hanno fatto di tutto per cacciarle e ora sono loro a “mantenere” il paesino. 😉

  5. Andrea ha detto:

    Una storia un pò inquietante in un piccolo borgo circondato dalla natura! Non lo conoscevo, bella scoperta 🙂

  6. Veronica ha detto:

    Non avevo idea che anche in Italia ci fosse una città come la Salem americana. La storia è affascinante e i paesaggi davvero belli.

    • Teresa ha detto:

      Come città, Triora è molto diversa da Salem, le accomuna solo la storia della caccia alle streghe; e tra le due preferisco senz’altro Triora!

  7. Helene ha detto:

    Ho visitato questo borgo ormai parecchi anni fa e mi piacerebbe proprio tornarci. Grazie per avermi rispolverato i ricordi

  8. Valeria ha detto:

    Non sapevo che anche in Italia ci fosse una città delle streghe come la più famosa Salem. A prescindere da questa “triste” fama, credo valga la pena visitare Triora. I piccoli borghi d’arte riservano sempre tante sorprese in termini di bellezza.

    • Teresa ha detto:

      In effetti, Triora viene chiamata la Salem italiana, visto che gli eventi che si sono svolti sono molto simili; ma è un borgo interessante da visitare a prescindere dalla leggenda delle streghe!

  9. Federica Assirelli ha detto:

    Non avevo mai sentito parlare di questo borgo e me lo segno senz’altro. Che triste però la storia delle streghe e della loro esecuzione…

    • Teresa ha detto:

      I processi alle streghe, in passato, erano piuttosto frequenti e nella maggior parte dei casi erano senza fondamento; molti innocenti sono morti sul rogo per colpe mai commesse!

  10. 24hourstrotter ha detto:

    Queste storie esoteriche mi affascinano davvero molto. Non conoscevo il borgo, né l’entroterra ligure (sono stata solo a Genova, La Spezia e Cinque Terre). Potrebbe essere un ottimo motivo per tornare!

    • Teresa ha detto:

      La Riviera di levante, con le sue Cinque terre, è senza dubbio più famosa della Riviera di Ponente, ma anche da questa parte ci sono tantissime cose belle da vedere e da scoprire!

  11. Valentina ha detto:

    Conosco pochissimo la Liguria, ma ho sentito parlare di questo borgo che mi ispira moltissimo. Tempo fa avevo letto anche un articolo relativo alla storia delle streghe di Triora. Spero di riuscirlo a visitare a breve, grazie per le dritte – non sapevo del noto pane di Triora, lo dovrò assaggiare!

    • Teresa ha detto:

      Triora è un borgo affascinante, e non solo per la storia delle streghe; e per quanto riguarda il pane, non sai cosa ti perdi!

  12. Erica ha detto:

    Ammetto di essere un’amante delle leggende legate alle streghe quindi Triora è nella mia lista dei borghi da vedere da tempo ma l’avevo segnata anche per il bungee jumping sul ponte di Loreto. Non so se avrei il coraggio di rifarlo ancora dopo la prima volta a 18 anni ma non l’ho escluso del tutto.

    • Teresa ha detto:

      Siamo andati a vedere il bungee jumping un paio di volte, ma giuro che non mi è mai passata per la testa l’idea di farlo!

  13. Silvia The Food Traveler ha detto:

    Conosco Triora, perché abitando in Piemonte la sua fama ha varcato i confini regionali. Però ammetto di non esserci ancora stata. Le storie di streghe mi incuriosiscono sempre molto perché anche nel mio paese abbiamo la nostra tradizione di streghe, o meglio “masche”, come si chiamano qui. Conosco anche il pane e l’ho provato un paio di volte ed è buonissimo!

    • Teresa ha detto:

      Allora, visto che sei in Piemonte, non hai molta strada da fare per arrivare a Triora; appena ti capita una giornata libera ti suggerisco di farci un salto!

  14. Io sono appassionata di queste “stregonerie” e sono sempre alla ricerca di luoghi particolari come questo! Ragazzi che scoperta meravigliosa oggi con questo vostro articolo. Segno subito!

    • Teresa ha detto:

      Ecco, brava; segnatelo perchè è un posto davvero particolare che vale la pena di visitare. E poi fammi sapere se ti è piaciuto!

  15. Eliana ha detto:

    Me ne ha parlato un mio caro amico e devo dire che questo luogo mi ispira moltissimo! Non sono molto appasionata di streghe ma il mio compagno si interessa un po’ di miti e leggende, direi che un giretto qui non guasta!

    • Teresa ha detto:

      La storia delle streghe e della loro triste fine aumenta il fascino di un borgo che è bello in ogni caso; se avete la possibilità di farci un giro, non perdetevela!

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