La Sacra di San Michele

Sacra di San Michele

La Sacra di San Michele è un’antica abbazia situata in Valle Susa. Grazie alla sua imponenza, e soprattutto alla sua posizione in cima al Monte Pirchiano, attira l’attenzione già da lontano. Essa fa parte della linea di San Michele, un antico cammino seguito dai pellegrini. Il punto di partenza è in Irlanda, a Skelling Michael e prosegue toccando il Saint Michael’s Mount in Cornovaglia, Mont Saint Michel in Francia. Dopo la Sacra di San Michele, la linea prosegue per il paese pugliese di Monte Sant’ Angelo in Puglia, il Santuario di San Michele nell’isola greca di Symi e termina a Gerusalemme.

La Sacra ha un fascino mistico ed è avvolta da un mistero talmente intenso da ispirare allo scrittore Umberto Eco l’ambientazione del suo famoso Romanzo “Il Nome della Rosa“.

Dove si trova la Sacra di San Michele e come arrivare

Sacra di San Michele
Sacra di San Michele

Potete raggiungere la Sacra in automobile; in questo caso dovrete percorrere l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia ed uscire al casello di Avigliana Centro. Ai piedi della Sacra, troverete un parcheggio a pagamento nel Piazzale della Croce nera. Da qui parte un percorso esclusivamente pedonale, si tratta di circa 800 metri di strada asfaltata leggermente in salita.

Se arrivate in treno, la linea ferroviaria è la Torino- Bardonecchia. Scenderete alla stazione di Avigliana e da lì dovrete proseguire in taxi; il tragitto fino alla Sacra è di circa 14 chilometri e la tariffa che pagherete è di 25 euro circa. Solo in alcuni giorni è disponibile un servizio di pullman navetta.

Esistono poi dei percorsi a piedi, che partono da Sant’Ambrogio di Torino, da Chiusa San Michele e da Frazione Mortera; sono antiche mulattiere e hanno un dislivello maggiore (e sono più ripidi) rispetto al sentiero che parte da borgata Mortera ad Avigliana che si trova più in alto. Per i primi due, dovete calcolare circa due o anche tre ore di cammino. Un quarto percorso è quello che parte da Oulx ed è percorribile in tre giorni, visto che è lungo circa 60 chilometri.

Orari e prezzi per la visita alla Sacra

La Sacra di San Michele è aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 17.30 durante i mesi da marzo a ottobre, chiude un’ora prima nel periodo invernale; la domenica è accessibile solo dalle 11.30 alle 13.00 per chi intende assistere alla Santa Messa. In luglio e agosto, quando il flusso dei visitatori aumenta, è aperta tutti i giorni con orario continuato.

Ci sono anche altri giorni particolari, per esempio Natale, Capodanno, l’8 dicembre, in cui gli orari subiscono delle variazioni; per questo motivo, prima di programmare la vostra visita, vi suggerisco di consultare il sito ufficiale.

per quanto riguarda i prezzi, l’ingresso costa 8 euro per gli adulti, ma ci sono delle riduzioni sia per i ragazzi che per gli over 65. La visita viene effettuata in autonomia; durante il percorso troverete dei QR code da fotografare per ottenere informazioni dettagliate su ciò che state vedendo. La durata della visita è di almeno 1 ora e mezzo, ma volendo può durare di più se vi soffermate ad ammirare ogni singolo dettaglio e lo splendido panorama che si gode dall’alto.

Vi raccomandiamo di indossare scarpe chiuse e comode perchè il percorso all’interno è di selciato, quindi i sandali potrebbero essere scomodi oltre che pericolosi.

La storia della Sacra di San Michele

Sarcofago
Sarcofago all’interno della chiesa

Nel sito dove attualmente sorge l’abbazia, in epoca romana, sorgeva un presidio militare. Successivamente furono i Longobardi che utilizzarono questa location come fortezza militare e sembra che si debba a loro l’arrivo del culto di San Michele in Val di Susa.

La costruzione della Sacra come la conosciamo noi iniziò tra il 983 e il 987; si dice che San Giovanni Vincenzo, Arcivescovo di Ravenna, ebbe una visione in un cui l’Arcangelo Michele gli ordinò di costruire un edificio a lui dedicato. Negli anni successivi e fino al 1300 circa, nuovi edifici e locali vennero aggiunti alla struttura originale. Dal 1381, comincio un periodo di declino, dovuto a dovuto a motivi di politica ecclesiastica.

Oggi, il valore artistico e soprattutto religioso della Sacra è stato rivalutato e sono molti i visitatori che vi si recano tutti gli anni. Il più illustre è stato Papa Giovanni Paolo II nel 1991. Nel 1994, è stato realizzato l’impianto per l’illuminazione esterna dell’abbazia. Infine, nel 2005, è stata posata la statua di San Michele, di cui parleremo più avanti.

Le leggende della Sacra di San Michele

Sepolcro dei monaci
Sepolcro dei monaci

Sono molte le leggende relative alla Sacra di San Michele. La prima riguarda la sua costruzione: l’Arcangelo comparve in sogno all’Arcivescovo di Ravenna per chiedere la costruzione del santuario, cosa che l’uomo di chiesa organizzò immediatamente. Il sito scelto per erigere il luogo di culto era il Monte Caprasio (conosciuto oggi come Monte Sella). Ma i lavori non andavano avanti perchè il materiale continuava a sparire; l’arcivescovo allora si nascose per capire cosa succedesse e, con sua sorpresa, scoprì che erano gli angeli a portare le pietre in cima al Monte Pirchiano.

L’altra leggenda riguarda la linea di San Michele di cui vi ho già parlato: si dice che la linea immaginaria che unisce le varie chiese dedicate a San Michele sia stata tracciata dallo stesso Arcangelo con un colpo di spada. Questa linea è invisibile, ma secondo la leggenda è fonte di un potente campo energetico che arriva dal centro della terra.

La leggenda della Bell’Alda, di cui la torre porta il nome, riguarda una giovane fanciulla che veniva inseguita dai Lanzichenecchi. Per sfuggire loro, si arrampico sulla torre e, pur di salvare il proprio onore, si gettò dall’alto. Due angeli vennero in suo soccorso, e la posarono al suolo sana e salva. Poichè nessuno credeva a questa storia, Alda decise di dimostrare a tutti che diceva la verità: si lanciò una seconda volta dalla torre, ma questa volta nessuno la soccorse e la poverina si spiaccicò al suolo. La leggenda precisa che tutto ciò che rimase di lei fu un pezzo di orecchio.

Visita alla Sacra di San Michele: cosa vedere

La Sacra vi farà innamorare con la sua atmosfera e con la sua posizione; ma vi coinvolgerà completamente con tutte le attrazioni che offre. Ecco quali sono i punti di interesse più importanti.

Sepolcro dei monaci

Viale d'accesso alla Sacra di San Michele
Viale d’accesso alla Sacra di San Michele

Il primo edificio che incontrerete percorrendo il viale d’ingresso è il Sepolcro dei Monaci. Purtroppo non è molto ben conservato, ma io l’ho trovato comunque molto suggestivo. Non si sa bene quale fosse la sua funzione; qualcuno ritiene che fosse il luogo di sepoltura dei monaci benedettini che gestirono la Sacra per un periodo, da cui il nome.

Un’altra ipotesi, invece, è che il rudere fosse una riproduzione in miniatura del Santo Sepolcro; insomma, qualcuno lo vede come un incoraggiamento per i pellegrini diretti in Terra Santa a proseguire verso la meta finale. La costruzione risale circa al X secolo, ma a partire dal 1621 cominciò la sua decadenza.

Foresterie

Una volta acquistato il biglietto, dovrete passare attraverso i tornelli. Subito alla vostra sinistra, noterete un edificio il cui accesso è bloccato da un piccolo cancello. Si tratta della Foresteria Grande, completamente staccate dal corpo principale della Sacra. Essa era destinata ad ospitare viandanti e pellegrini. Quella che vediamo oggi è una ricostruzione dell’originale e viene utilizzata come sala conferenze.

L’edificio oggi adibito a biglietteria e bookshop era un tempo la Foresteria Piccola; non è ben chiaro quale fosse il suo uso in passato, probabilmente anche questa veniva utilizzata per ospitare i pellegrini nei momenti in cui la Foresteria Grande era piena.

Statua di San Michele

Statua di San Michele
Statua di San Michele

Prima di cominciare la salita che vi porterà nel cuore della Sacra di San Michele, fermatevi ad ammirare la Statua di San Michele. Essa è molto più recente della struttura, visto che essa fu posata solo nel 2005 su una roccia.

Questo capolavoro è opera dello scultore Paul dë Doss-Moroder; la statua è veramente imponente e suggestiva, pensate che è alta 5,20 metri a cui va aggiunto un ulteriore 1,80 di ali, e il peso totale è di 3400 chilogrammi. Essa raffigura l’Arcangelo che ha appena sconfitto il male, ma tiene la spada pronta per combattere ancora se ce ne fosse la necessità.

Dopo aver ammirato la statua, dovrete proseguire seguendo la salita verso destra e lì fermatevi ad ammirare il portale che dovrete attraversare per entrare nella sacra.

Scalone dei Morti

Scalone dei morti
Scalone dei morti

A mio avviso, lo Scalone dei Morti è una delle parti più affascinanti dell’intero complesso; sicuramente è la parte più impegnativa dal punto di vista fisico. Confesso che sono arrivata in cima con il fiatone! Questo perchè la scala è molto ripida e gli scalini molto alti e scomodi.

Il nome, che onestamente è abbastanza inquietante, deriva dal fatto che fino al 1936, in una nicchia, erano conservate le spoglie di alcuni monaci. Lo scalone è suddiviso in due rampe; sul pianerottolo, ammirerete una colonna alta 18 metri. La sua funzione è quella di sostenere la chiesa, che si trova in posizione sovrastante.

Anche questa area era utilizzata per la sepoltura dei defunti, abati della Sacra di San Michele o altri personaggi illustri. Le loro tombe erano in marmo e riccamente decorate, ma ormai se ne possono vedere solo cinque.

Portale dello Zodiaco

Una volta compiuta l’ardua scalata, attraverserete il Portale dello Zodiaco, che risale al 1128. Il suo nome è dovuto alle incisioni che lo decorano: sulla destra vedrete i dodici segni zodiacali, mentre sulla sinistra sono scolpite le costellazioni. La creazione del portale si deve ad un noto scultore dell’epoca, Maestro Nicolao.

Prima di proseguire, fermatevi a dare un’occhiata agli splendidi capitelli, ognuno dei quali rappresenta una diversa scena.

Archi rampanti

Archi rampanti
Archi rampanti

Ancora un piccolo sforzo; c’è un’altra rampa di scale da affrontare. Ma mentre salite, guardate in alto per ammirare gli splendidi archi rampanti. Essi furono progettati dall’architetto Alfredo D’Andrade; la loro realizzazione risale ad un periodo molto recente, al 1937. Prima di questa data, la scala attraversava degli ambienti chiusi che portavano direttamente alla chiesa.

Portale d’ingresso

Portale d'ingresso
Portale d’ingresso

Il portale d’ingresso alla chiesa è una autentica magnificenza. Gli archi che circondano il portone sono realizzati in marmo rosso e verde. E’ una delle parti più antiche dell’intero complesso della Sacra di San Michele, visto che risale all’anno 1000.

Se prestate attenzione, in alto sulla destra vedrete la testa di un monaco incappucciato. A sinistra, invece, c’era la testa di un ragazzo, ma questa decorazione è andata perduta.

Sul massiccio portone di noce, è possibile vedere le armi di San Michele ed un serpente con volto umano che rappresenta il diavolo.

Infine, a sinistra, vedrete una lapide funeraria incastonata nella parete; essa risale all’epoca romana, a testimonianza della fortezza esistente in questo luogo prima della costruzione della Sacra.

La Chiesa della Sacra di San Michele

La chiesa della Sacra di San Michele
La chiesa

La chiesa è stata modificata varie volte dopo la sua costruzione, la cui data precisa non è conosciuta, ma si aggira intorno al 1148; per questo motivo sono vari gli stili che la caratterizzano. Le volte originali crollarono intorno al 1600 e furono sostituite da volte a botte; queste però minacciavano la solidità dei muri laterali, di conseguenza furono successivamente modificate con una triplice volta a crociera.

Sono moltissimi i dipinti che decorano le pareti della chiesa, ma tra questi i più importanti sono quelle che raffigurano la Madonna, Gesù e San Michele Arcangelo nei momenti della Natività, dell’Assunzione e della Deposizione di Gesù.

Tutto attorno al perimetro interno della chiesa si vedono ben 16 sarcofagi che contengono le spoglie dei membri della famiglia Savoia. Essi sono realizzati in serpentino verde, ognuno dei quali pesa cinquanta quintali più un’altra decina se si include il coperchio.

Alla destra della navata principale troverete il Primitivo Santuario di San Michele, quello che un tempo fu il nucleo centrale della Sacra. Vi si accede scendendo 12 consunti scalini, a testimonianza delle migliaia di pellegrini che hanno visitato questo luogo sacro. Purtroppo, quando ci siamo stati noi, non abbiamo potuto vederlo poichè l’accesso era chiuso da una catena.

Una curiosità: ad accrescere l’atmosfera mistica, una musica sacra risuona all’interno della chiesa e ti fa tornare con la mente ai tempi passati.

Monastero Nuovo e Torre della Bell’Alda

Monastero Nuovo
Monastero Nuovo

Una volta usciti dalla chiesa, vi troverete su una terrazza che offre una splendida vista sulla valle. Da qui vedrete i ruderi del Monastero Nuovo. Questa parte del complesso viene così chiamata perchè è la parte più recente della Sacra di san Michele, ma purtroppo è anche la parte più danneggiata.

Alla sua destra, la torre della Bell’Alda, un altro rudere che però è estremamente famoso per via della leggenda che lo circonda e di cui vi ho già parlato.

Visite speciali alla Sacra di San Michele

Torre della Bellalda
Torre della Bellalda

Ci sono ancora alcune cose da vedere all’interno della Sacra, ma esse sono accessibili solo se prenotate una visita speciale con guida. In questo caso potrete ammirare le antiche sale di Casa Savoia, la biblioteca, e il Museo del Quotidiano, dove sono raccolti reperti e attrezzi di lavoro che illustrano la vita quotidiana dei monaci in tempi non recenti.

Dove mangiare alla Sacra di San Michele

Panorama dall’alto

E veniamo ad un aspetto poco sacro e molto profano di una visita alla Sacra di San Michele: parliamo dell’aspetto culinario! Sono tre i ristoranti più comodi da raggiungere perchè più vicini alla Sacra; sono i più caratteristici, con una bella vista sul complesso religioso. Si tratta di l’Om de Fer, l’Agriturismo Cascina dei Canonici e il Merlo. Tutti offrono un menu molto gustoso, quello tipico della cucina piemontese, anche se i prezzi non sono proprio economici. In alternativa potete trovare altri ristoranti sulla strada che scende ad Avigliana, o addirittura nella stessa cittadina, magari con una vista sul lago.

Un consiglio: se scegliete di mangiare in uno dei tre ristoranti vicini alla Sacra, informatevi sui giorni di chiusura e soprattutto prenotate in anticipo, perchè in certe giornate l’affluenza di visitatori è tale che rischiate di non trovare posto!

Per altre informazioni, potete consultare il sito ufficiale della Sacra di San Michele


30 Comments to La Sacra di San Michele

  1. La Sacra di San Michele è davvero un edificio affascinante! A me piace molto l’aspetto artistico che ho approfondito con una visita guidata: essendo in un luogo all’epoca così isolato ci sono alcune licenze poetiche molto divertenti da scoprire 🙂

    • Teresa ha detto:

      Noi l’abbiamo visitata in autonomia e devo dire che mi è piaciuta davvero tanto; ma magari la prossima volta prenderemo una guida per approfondire!

  2. ANTONELLA ha detto:

    Avevo sentito parlare della Sacra ma non avevo idea che fosse così interessante! Mi piacciono molto le leggende e, dato che provo un’immensa pena per la povera Alda, io scelgo la linea tracciata con la spada dall’Arcangelo in persona. Tra l’altro la scultura che lo ritrae è veramente bellissima

  3. questo è un posto che vorrei DAVVERO vedere.
    dalle tue foto e dalle descrizioni si evince la maestosità e tutte le particolarità di questo luogo favoloso!
    metto subito nella lista di posti da vedere, sperando di riuscire a visitarli tutti un giorno!!

  4. Nadia ha detto:

    Le leggende e la misticità che riguardano la Sacra di San Michele da sole bastano per voler visitare subito questo posto. Magari in un giorno non troppo affollato per poter immergersi meglio nell’atmosfera.

    • Teresa ha detto:

      Noi siamo stati fortunatissimi, c’erano veramente pochissime altre persone, quindi abbiamo avuto la Sacra tutta per noi!

  5. Paola ha detto:

    Molto bella questa Chiesa!
    Adoro le chiese in pietra, con questo tipo di paesaggio! Mi ricordano i paesaggi di alcuni dei Borghi liguri qui vicino a me!

  6. Elena ha detto:

    Deve essere davvero suggestivo vedere la Sacra di San Michele di persona. Trovo molto interessante la sua posizione, così arroccata sul Monte…uscirebbero delle foto bellissime! 🤩

  7. Moira e Raffaella ha detto:

    Siamo state a Saint Michael’s Mount in Cornovaglia ma non avevo mai sentito parlare di questo posto … tra l’altro nella nostra bellissima Italia, non sapevo nemmeno che fosse la location del “nome della rosa” di Eco. E’ proprio vero che nel nostro paese abbiamo tantissime cose da vedere e da visitare

    • Teresa ha detto:

      La Sacra ha solo ispirato Eco nella stesura del libro, ma il film è stato girato altrove. Resta comunque un vero capolavoro.

  8. Eliana ha detto:

    La Sacra mi ha stupito molto piacevolmente quando l’ho visitata a settembre! Imponente, maestosa, molto d’impatto, si staglia sulla Val Susa a sua protezione. Un luogo dagli stili architettonici davvero particolari e dall’indubbio valore artistico!

  9. Bru ha detto:

    Luoghi che non conosco ma che mi attirano sempre tanto, per quando rientro in Italia ho preparato una lista lunghissima, chissà se riuscirò mai a vederli tutti

    • Teresa ha detto:

      Tutto dipende da quanto ti fermi in Italia 🙂 Tu comunque provaci, anche se non vedi tutto è sempre meglio di niente!

  10. Michela ha detto:

    Ho sentito parlare di questo monumento molte volte ma non sono mai riuscita a visitarlo e sinceramente non ne ho mai avuto voglia.dopo la lettura del tuo post lo metto nella lista delle cose da fare assolutissimamente

    • Teresa ha detto:

      Io invece conoscevo la Sacra da tantissimo tempo, ma per vari motivi non ero mai riuscita a visitarla. E adesso sono contenta di esserci andata!

  11. Monica ha detto:

    Bellissimo articolo! E bellissima la Sacra di San Michele. Sono di Torino e ci sono stata diverse volte. Ogni volta un’emozione unica! Leggendo il tuo articolo mi è venuta voglia di tornarci al più presto! 🙂

    • Teresa ha detto:

      Per me questa è stata la prima volta, ma la Sacra mi è piaciuta talmente tato che penso di tornarci quanto prima!

  12. Ci sono stata in diverse occasioni perché non è troppo lontana da casa mia. L’ultima volta risale a un paio di anni fa, in una giornata caldissima durante la quale ho fatto non poca fatica ad “arrampicarmi”. Sono d’accordo con te: lo Scalone dei Morti è senza dubbio uno delle parti più affascinanti della Sacra. Mi dispiace non aver visto la biblioteca!

    • Teresa ha detto:

      Noi siamo stati fortunati, la giornata non era particolarmente calda, ma devo dire che alla fine della giornata ero piuttosto provata!

  13. Patrizia ha detto:

    Luogo davvero magico. Ci sono andata ormai qualche anno fa, ma ricordo ogni dettaglio come fosse ora. La vista da lassù era impagabile e la storia che la guida mi raccontò sul fantasma molto suggestiva. Non ricordo invece il nome del ristorante dove mangiai ad Avigliana in riva al lago, ma era buonissimo!

    • Teresa ha detto:

      Di ristoranti ce ne sono parecchi, e mangiare ad Avigliana è una buona idea, visto che si può godere di una splendida vista!

  14. Sono appena stata a Rocca Calascio, e posso dire che i due siti Si somigliano moltissimo. Io sono appassionata di luoghi come questi e non perdo mai occasione di visitarli se sono in zona. Mi segno subito tutte le informazioni!

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