Isola di Marajò, l’isola dei bufali

Isola di Marajò

L’isola di Marajò è la più grande isola fluviale del mondo. Ha una estensione di circa 50.000 chilometri quadrati; tanto perchè possiate farvi un’idea, è grande più o meno come la Svizzera. E’ stata una delle tappe più piacevoli del nostro viaggio in Brasile, perchè è ancora selvaggia e incontaminata, praticamente ancora fuori dalle rotte del turismo di massa.

Si trova nello stato del Parà, nel nord del Brasile, proprio alla foce del Rio delle Amazzoni; le acque che la circondano sono quelle del grande fiume, del Rio Tocantins e dell’Oceano Atlantico. Non per niente, il suo nome significa “barriera del mare“.

I panorami che offre sono molto diversi tra loro; infatti il suo territorio si divide in due grandi aree. La parte orientale è pianeggiante e acquitrinosa, mentre ad ovest domina la foresta pluviale. Quasi dappertutto vedrete le mangrovie, che spesso sopravvivono sulla sabbia delle splendide spiagge.

Come arrivare all’isola di Marajò

Isola di Marajò
Sul battello per Marajò

L’isola di Marajò è raggiungibile da Belem in vari modi. L’opzione più rapida è sicuramente l’aereo; raggiungerete la vostra meta in circa 25 minuti.

Ma se avete tempo a vostra disposizione, vi consiglio di optare per il battello. Impiega circa tre ore, ma è un’esperienza bellissima. Intanto potrete ammirare degli spettacoli naturali assolutamente fantastici, ma soprattutto farete un’esperienza local che sicuramente non dimenticherete. Viaggiare a bordo del battello significa vedere una parte della vita quotidiana dei locali, cosa che noi avevamo già fatto precedentemente navigando sul Rio delle Amazzoni da Manaus a Santander.

Esiste anche un battello veloce, che ovviamente costa di più e che compie il tragitto in un’ora e mezzo circa, noi lo abbiamo utilizzato tornando indietro dall’isola di Marajò a Belem.

Non è possibile acquistare il biglietto on line in nessuno dei due casi, dovrete farlo personalmente o, al massimo chiedere al vostro hotel di Belem di prenotare per voi il biglietto.

Una volta raggiunta l’isola, dovrete prendere un autobus o un taxi per raggiungere il vostro alloggio. Gli autobus sono piuttosto affollati e scomodi, ma il biglietto costa pochi spiccioli; inoltre effettua varie fermate che allungheranno il percorso. Il taxi, ovviamente costa di più, ma sarete a destinazione in un battibaleno, anche perchè le strade sono ben poco trafficate.

Dove dormire sull’isola di Marajò

Barche sulla spiaggia

Barche sulla spiaggia

Come già accennato, l’isola di Marajò non è ancora una località molto turistica, o quantomeno non è ancora molto battuta dai viaggiatori internazionali. Per questo motivo non ci sono molte strutture e quelle che ci sono sono per lo più concentrate nella zona di Soure, la città principale dell’isola, o nella zona orientale, che viene chiamato “piccolo Pantanal”.

Per quanto pochi gli alloggi siano, non è necessario prenotare in anticipo, tranne che nel periodo di alta stagione, quando i brasiliani si recano a Marajò per trascorrere le loro vacanze.

Se scegliete di soggiornare a Soure, vi consiglio lo stesso hotel che abbiamo prenotato noi, cioè il O Canto do Frances; si tratta di una piccola pousada, molto graziosa e pulita, con un grande giardino. Noi abbiamo alloggiato in un bungalow molto carino e entrambe le sere abbiamo usufruito del ristorante, mangiando davvero molto bene.

Per quanto riguarda gli alloggi, nella zona orientale, ve ne parlerò tra poco.

Cosa fare e vedere sull’isola di Marajò

Bufalo
Bufalo

A meno che non decidiate di trascorrere una lunga vacanza al mare, la visita dell’isola di Marajò non vi prenderà più di due o tre giorni. Ma le cose da vedere sono parecchie. Vediamo insieme quali sono.

Le spiagge dell’isola di Marajò

Praia da Barra Velha
Praia da Barra Velha

La cosa che a me è piaciuta di più, sono le spiagge. L’acqua è leggermente salmastra, essendo un miscuglio di acqua dell’oceano e di acqua di fiume. La temperatura è decisamente gradevole e invita davvero a fare un bel bagno.

Alcune delle spiagge sono attrezzate con ombrelloni e lettini e sono molto curate. Tra queste Praia da Barra Velha, che vedete nella foto sopra. La vegetazione arriva fino al bagnasciuga e ci sono varie mangrovie che spuntano solitarie sulla sabbia.

Altre spiagge sono Prahia de Pesqueiro e Praia do Céu, altrettanto belle ma forse meno curate. Sono tutte raggiungibili in auto, ma poi dovrete camminare per qualche centinaio di metri per arrivare a destinazione.

Isola di Marajò: artigianato locale

Isola di Marajò
Oggetti in terracotta

L’isola di Marajò è il paradiso per gli appassionati dell’artigianato locale. Sono due le attività che dovete assolutamente vedere; la prima, la fabbricazione di oggetti in terracotta, ha origini molto lontane nel tempo e discende direttamente dalla tradizione artigianale marajoara.

Recatevi in una delle fabbriche (ce ne sono varie, ma il vostro hotel saprà consigliarvi la più vicina a voi); vi offriranno una spiegazione, generalmente in inglese, del come è nata questa tradizione e poi vi faranno vedere il metodo con cui la terracotta viene lavorata per creare maschere, vasellame o statue. Ovviamente, si aspetteranno che acquistiate uno dei loro prodotti, ma non è obbligatorio. Il prezzo degli oggetti è comunque irrisorio, quindi lasciatevi tentare.

Potete anche visitare il museo della Ceramica, situato a Cachoeira di Arari, una cittadina che dista 75 chilometri da Soure.

La seconda attività artigianale riguarda la lavorazione del cuoio, normalmente di bufalo. E’ molto più recente rispetto all’altra e le concerie non sono tante. Devo dire che la visita non mi ha particolarmente colpita, forse perchè avevo già vistato le concerie di Fez, in Marocco, che sono molto più antiche e suggestive.

Anche qui, hanno tentato di venderci degli oggetti, borse e cinture, ma sinceramente non ci piacevano molto e abbiamo lasciato perdere.

Navigare sugli igarapè

Isola di Marajò
Igarapè

Gli igarapè sono dei canali navigabili che attraversano la foresta e che sono presenti tutto l’anno (al contrario degli igarapò che si creano solo nel periodo delle piogge). Navigare con una canoa, o nel caso specifico su una malandata barchetta di un pescatore, tra la fitta vegetazione, è una esperienza fantastica.

Sull’isola ce ne sono molti e in generale vengono utilizzati dai locali per spostarsi rapidamente da una spiaggia all’altra; noi abbiamo navigato sul quello chiamato Agua Boa Caraparu, e il tutto non è durato più di 10 minuti, ma vi garantisco che sono stati molto intensi. Oltre ai giganteschi alberi, abbiamo potuto ammirare una specie di volatile che non conoscevo: gli ibis rossi. Sono bellissimi e il loro colore è davvero sorprendente: si tratta di un rosso acceso che spicca contro il verde della vegetazione e soprattutto, quando spiccano il volo, contro l’azzurro del cielo.

I bufali dell’isola di Marajò

Logo della Polizia di Marajò
Logo della Polizia di Marajò

Sull’isola di Marajò troverete tantissimi bufali, anzi essi sono un certo modo il simbolo dell’isola. Pensate che uno di essi compare sullo stemma della polizia, anche se in forma stilizzata, e i poliziotti pattugliano le strade delle città cavalcando dei bufali. Purtroppo questo non succede sempre, ma solo in determinati giorni e per questo non siamo riusciti a vederli. Peccato, perchè Gianni ci teneva tanto.

Come i bufali siano arrivati in questa terra è ancora un mezzo mistero; qualcuno ipotizza che una nave proveniente dall’Asia, carica di bufali, sia naufragata nei pressi dell’isola e che da allora i bufali siano diventati stanziali. La maggior parte dei bufali viene allevata all’interno di fattorie, tra le quali la più grande è la Sao Jeronimo Farm, ma una parte di loro vive allo stato brado.

Sono una enorme risorsa per l’economia di Marajò, dal momento che allevarli non è difficile, anche se buona parte della superficie dell’isola è acquitrinosa; ma si sa che i bufali sono animali che adorano l’acqua, quindi per loro non è un problema. La loro pelle viene lavorata nelle concerie, dal loro latte si produce dell’ottimo formaggio e la loro carne si trova spesso sulla tavola degli abitanti.

Fattorie e fazende

Acquitrino
Acquitrino

Nella parte acquitrinosa dell’isola esistono molte fattorie e fazende; oltre alla produzione agricola e all’allevamento dei bufali, alcune di loro ospitano i turisti ai quali offrono una esperienza tipicamente marajoara.

Vengono organizzate alcune attività, la più tipica è la cavalcata del bufalo. Ma potete anche effettuare delle escursioni a cavallo per esplorare i dintorni, o navigare dei minuscoli canali per scoprire la fauna locale. Oltre agli ibis rossi, potreste vedere aironi, alligatori e, se siete proprio fortunati, un capibara.

Le più prestigiose fazende sono la Furo do Miguelao, la Bom Jesus Farm e la Fazenda Mironga.

Mercato Municipale di Soure

Casette tipiche dell'isola di Marajò
Casette tipiche dell’isola di Marajò

Come sapete, io e Gianni siamo molto appassionati di mercati locali e, tutte le volte che ne abbiamo la possibilità, andiamo a visitarli. Quello di Soure ci ha un pò deluso, in quanto al suo interno ci sono poche bancarelle e la sensazione che abbiamo avuto è che non fosse troppo pulito.

Infatti, ci siamo rimasti davvero pochi minuti perchè non c’era molto da vedere e soprattutto mancava quell’atmosfera molto particolare che abbiamo trovato in altri posti.

Però, accanto al mercato abbiamo trovato dei localini dove abbiamo potuto fare una pausa culinaria, bevendo un discreto caffè e mangiando uno snack; questo ci è piaciuto molto. Se volete fare lo stesso, ricordatevi che non accettano carte di credito quindi organizzatevi e portatevi dietro dei reais.

Fare surf sull’isola di Marajò

Ibis rossi
Ibis rossi

Appassionati di surf? Allora siete nel posto giusto! L’isola di Marajò è famosa per il fenomeno della pororoca: si verifica quando l’acqua dell’Oceano Atlantico risale il Rio delle Amazoni per 14 chilometri e che crea onde ottime per il surf.

Il nome, tradotto in italiano, significa “grande rumore distruttore“, perchè di solito, quando si verifica, è accompagnato da un boato di discreta intensità.


38 Comments to Isola di Marajò, l’isola dei bufali

  1. La Zia Ro ha detto:

    Spettacolo, quest’isola mi ha incuriosito tantissimo! La infilo subito nella mia bucket list! A parte il fatto che esista un’isola cosi’ grande in un fiume è gia’ di per sé pazzesco… io non sono mai stata persona da lago/fiume, ci ho fatto il bagno veramente poche volte in vita mia. Ma come sono le spiagge sul fiume? Si sente la corrente o ci sono onde? Peccato davvero non aver visto la polizia sui bufali, sarei proprio curiosa di vedere come li dominano! non deve essere mica facile! 😀

    • Teresa ha detto:

      Io non avevo mai fatto bagni nei fiumi, ma in Brasile l’ho fatto un sacco di volte, ed è stata una bella esperienza; l’acqua è calda e quasi sempre molto limpida. Quanto alla corrente, dipende dalla zona, ma in generale non l’abbiamo sentita molto!

  2. Paola ha detto:

    Conoscevo poco le caratteristiche di quest’isola. L’ho sempre sentita nominare, ma non ho mai approfondito. È sicuramente da vedere durante un viaggio in Brasile. Mi piacerebbe alloggiare in una farm, per un’esperienza più intensa. Bellissimo viaggio!

  3. Claudia ha detto:

    Che isola affascinante! Chissà come ci sono effettivamente arrivati i bufali su quest’isola!

  4. Veronica ha detto:

    Il Brasile é uno dei sogni di mio padre, quello meno conosciuto e secondo me leggere dell’isola di Marajó gli piacerebbe tantissimo. Gli passo l’articolo!
    Peccato che non siate riusciti a vedere i poliziotti a cavallo dei bufali!

  5. Paola ha detto:

    Il Brasile è uno dei luoghi al mondo che mi attira di più, ma ho sempre un po’ paura dell’organizzazione del viaggio, perché c’è talmente tanto da vedere! Come quest’isola, proprio bella

    • Teresa ha detto:

      Il Brasile è talmente vasto che per vedere tutto ci vorrebbero mesi, e forse non basterebbero; bisogna fare delle scelte!

  6. LARA ha detto:

    Leggere questo articolo e guardare le tue belle foto mi ha fatto ricordare Boipeba a sud di Salvador. Un’isola immersa in questo verde selvaggio proprio come marajo, dove per arrivare è necessario prendere una motonave. Quanti ricordi… bello l’articolo, grazie!

  7. Mimí ha detto:

    Ultimamente mi sono innamorata della navigazione fluviale e immagino che l’isola di Marajò debba essere un vero scrigno di biodiversitá. Del Brasile ho avuto modo di visitare solo Salvador de Bahia, ma é una nazione immensa e merita di dedicargli almeno un mese. Mi sa che dovró attendere la pensione per poterci andare e visitare i dettagli di cui qui hai scritto!

    • Teresa ha detto:

      Hai ragione, il Brasile è una nazione enorme e ricca di attrazioni da visitare, quindi direi che ci vuole almeno un mese. Oppure, basterebbe essere in pensione!

  8. Sara Slovely.eu ha detto:

    Non sono appassionata di surf, ma mi sembra comunque che su quest’isola ci sia molto da fare e da vedere! 🙂 E poi dev’essere un’esperienza davvero particolare stare sull’isola fluviale più grande del mondo!

  9. Annalisa Spinosa ha detto:

    Allora credo proprio che dovrò prendere seriamente in considerazione questa meta di viaggio. Non so se mia figlia reggerà l’itinerario completo ma vale la pena provare, visti i presupposti.

  10. Sara Bontempi ha detto:

    Bellissima isola da visitare durante un viaggio in Brasile… Io che soffro di mal di mare preferirei prendere l’aereo per andarci, anche perchè penso proprio ne valga la pena.

    • Teresa ha detto:

      Sicuramente, viaggiare in aereo è più comodo e più veloce; ma vuoi mettere viaggiare come un local? 🙂

  11. Cristina ha detto:

    Il Brasile è uno degli Stati che vorrei tanto visitare. Navigare sui fiumi, alloggiare nei paesini ancora autentici, vedere le distese di dune di sabbia, tutto questo mi incuriosisce tantissimo. Grazie per tutte queste ottime informazioni!

  12. Annalisa Spinosa ha detto:

    Ecco, mio marito Si fionderebbe a surfare, io approfitterei per visitare un pò l’isola. Mi sembra molto selvaggia, un pò ferma nel tempo e poco evoluta. Soprattutto, non so se è una mia impressione, è molto poco turistica. Sbaglio??

    • Teresa ha detto:

      Non è una tua impressione, durante la nostra visita non abbiamo incontrato un solo turista occidentale… una meraviglia!

  13. Eliana ha detto:

    Un’isola davvero particolare che avrà un ecosistema vario per via delle acque che la circondano. Splendidi gli ibis, si può fare anche birdwatching secondo te?

    • Teresa ha detto:

      Certo che si può, soprattutto nella zona più paludosa ci sono ottime opportunità per fare bird watching!

  14. ANTONELLA ha detto:

    Ma che belli sono gli ibis rossi!!! Davvero un posto bellissimo questa Marajò, selvaggia al punto che mi ha ricordato le fotografie di Salgado ma che ho pensato al tuo viaggio visitando la mostra credo di avertelo già detto.

  15. Anche questa volta mi hai fatto conoscere un angolo di mondo poco conosciuto (o almeno, io non lo conoscevo fino ad ora) e sicuramente poco turistico. Ricordo il tuo articolo sulla navigazione da Manaus a Santander e anche in questo caso, come già in quell’articolo, mi hai permesso di conoscere un’esperienza molto local.

    • Teresa ha detto:

      In Brasile abbiamo avuto l’opportunità di fare parecchie esperienze local, e anche questo ha aggiunto fascino al nostro viaggio!

  16. Daniela ha detto:

    Non ho mai visitato il Brasile, ma sono certa che dopo aver letto il vostro articolo, inserirei in scaletta la visita dell’Isola di Marajò. Ha davvero tutto quello che cerco: natura incontaminata, escursioni singolari e bellissimi uccelli da fotografare. Grazie per le preziose info! 🙂

  17. Libera ha detto:

    Mi sembra che l’isola di Marajo sia un’escursione molto interessante, soprattutto per chi vuole uscire dai soliti circuiti turistici

  18. Bru ha detto:

    Mi piace quando trovo articoli di luoghi fuori rotta come questa isola di Marajò, molto interessante e davvero una bella scoperta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Gianni e Teresa - I Nonni Avventura *** | Travel Theme by: D5 Creation | Powered by: WordPress