Il sito archeologico di Jerash in Giordania

Sito archeologico di Jerash

Il sito archeologico di Jerash è una delle tappe più belle e coinvolgenti di un viaggio in Giordania. Si tratta di un luogo ricco di storia anche se profondamente diverso da altre cose che vedrete durante il vostro itinerario, per esempio Petra o il deserto di Wadi Rum.

Il suo nome antico era Gerasa ed è oggi considerata come la Pompei d’Oriente, dal momento che fuori dell’Italia non esiste nessun altro sito archeologico di epoca romana così ben conservato. La città che ospita questo imponente museo a cielo aperto è assolutamente normale e non lascia assolutamente sospettare la presenza di questa meraviglia.

Dove si trova il sito archeologico di Jerash

Sito archeologico di Jerash
Arco di Adriano

Jerash si trova nella parte settentrionale della Giordania, a circa 30 chilometri da Amman, la capitale del paese. La ragione della sua nascita e della successiva prosperità è la presenza del fiume Wadi Jerash, che fa parte del bacino idrografico del fiume Giordano. Esso, da secoli, rende la zona circostante molto fertile, e pertanto terra di conquista ambita da parte di varie popolazioni (parleremo della sua storia tra un attimo).

Come andare da Amman a Jerash e dove parcheggiare

Se avete un driver privato, come avevamo noi, raggiungere Jerash è una passeggiata; lo stesso si può dire se avete un’auto a noleggio. In questo caso, però, avrete il problema di dove parcheggiare. In realtà, è un problema solo per modo di dire, visto che esiste un ampio parcheggio nella zona dell’Arco di Adriano. Da qui accederete ad un suq, dove vendono di tutto, e alla biglietteria. Infine, se decidete di muovervi in autonomia, potete prendere un taxi, ma ovviamente è la soluzione più costosa.

In alternativa, potete prendere un autobus che parte dalla capitale Amman. In questo caso, la scelta è tra un minibus utilizzato prevalentemente dai locali o un autobus della Jett.

I minibus costano davvero pochissimo, poco più di un euro, il biglietto si acquista direttamente sul mezzo, ma non è il massimo della comodità. E non mi riferisco solo ai sedili o agli spazi disponibili per i passeggeri. Innanzitutto, il bus parte solo quando è pieno, il che significa dover attendere magari anche un’ora finchè tutti i posti sono presi; poi la durata del viaggio è eterna, si può arrivare a 4 ore per percorrere 30 chilometri.

Quindi il mio consiglio è quello di prendere un autobus della Jett, potete acquistare il biglietto on line sul sito della compagnia. Il biglietto andata e ritorno costa circa 19 euro, ma arriverete freschi e riposati a destinazione in un tempo ragionevole. Inoltre, prima di arrivare al sito archeologico di Jerash il pullman effettua una sosta ad Ajloun, dove potete fare tappa per visitare il castello che porta lo stesso nome.

Quanto tempo dedicare alla visita di Jerash

Sito archeologico di Jerash
Cardo meridionale

La visita del sito si può effettuare in autonomia o con una guida; io vi io consiglio caldamente di non girare tra le rovine romane da soli perchè non ne apprezzereste appieno la bellezza. Noi abbiamo visitato Jerash insieme a Khaled Tubeishat, il quale ci ha raccontato la storia del sito e ci ha descritto le tappe più significative; se voi una guida non ce l’avete, allora potete trovarne all’ingresso del sito. In ogni caso, la visita di Jerash dura non meno di 3 ore, ma il tempo può allungarsi fino alle 5 ore.

Biglietti di ingresso e orari

Sito archeologico di Jerash
Tempio di Artemide

Il sito apre le porte al pubblico alle 8 del mattino in tutte le stagioni, mentre gli orari di chiusura variano a seconda del periodi; in estate, potete restare all’interno fino alle 18.30, mentre d’inverno dovete uscire entro le 16.

Per quanto riguarda il biglietto d’ingresso, il costo è di 8 Jod (quindi l’equivalente di circa 10 euro). Ma se avete acquistato il Jordan Pass, l’ingresso è gratuito. Nel caso non lo sapeste, il Jordan Pass è un biglietto cumulativo che consente l’accesso gratuito a molte attrazioni in Giordania e che sostituisce il visto al momento dell’ingresso nel paese. Per saperne di più potete visitare il sito ufficiale.

Consigli utili per la vista del sito archeologico di Jerash

Sito archeologico di Jerash
Colonne

I consigli che mi sento di darvi riguardano innanzitutto l’abbigliamento; indossate scarpe chiuse e comode perchè dovrete camminare tanto. E soprattutto dovrete camminare sul selciato dove non è difficile inciampare o scivolare.

Soprattutto se visitate il sito dalla primavera fino a ottobre, indossate un cappello perchè il sole picchia davvero forte. Oppure, nel suq che attraverserete per accedere alle rovine, compratevi una kefiah (il copricapo tipico della Giordania, la sciarpa bianca e rossa usata dai beduini), così vi porterete a casa anche un bel souvenir.

Sempre a causa del sole, sarebbe bene usare una protezione solare che protegga le braccia o comunque le parti esposte. Se non lo fate, rischiate una bella scottatura o (come capita a me) potrebbe venirvi l’eritema solare. Anche un bel paio di occhiali da sole potrebbero tornare utili!

E infine acqua a gogo! Nelle strade di Jerash troverete tantissimi venditori pronti a vendervi bottiglie di acqua freschissima (sono attrezzati con i frigoriferi portatili), quindi non avete bisogno di portarvene. Ma vedrete che ne berrete davvero tanta, perchè la temperatura è davvero torrida.

Storia del sito archeologico di Jerash

Tempio di Giove
Tempio di Giove

Jerash, conosciuta anche come l’Antiochia della Giordania, è la capitale della omonima regione. La fertilità dei terreni circostanti e la sua posizione elevata, ottima per scopi difensivi, ne fecero una zona molto interessante per le popolazioni che ci vissero e che la conquistarono.

L’area fu abitata già dal Neolitico, ma raggiunse il massimo dello splendore durante la dominazione romana. I primi insediamenti importanti vengono fatti risalire al 332 a.c., ad opera di Alessandro Magno. Egli fondò la Decapolis (che in greco significa “dieci città”).

Nel 64 a.c., Jerash venne annessa dai Romani al loro Impero, e furono loro che costruirono molti degli edifici che ancora oggi possiamo vedere. Poi cominciò un lento ma inesorabile declino, che culminò con un terremoto nel 747.

Le rovine di Jerash vennero individuate per la prima volta nel 1806, ad opera di Ulrich Jasper Seetzen. Ma le operazioni di scavo iniziarono solo nel 1928 e durano ben 4 anni.

Dove mangiare a Jerash

Decumano
Decumano

Per quanto riguarda il cibo, nessuna preoccupazione: la città offre una vasta gamma di ristoranti dove potrete soddisfare la vostra fame. Troverete non solo pietanze tipiche della Giordania, ma anche molti ristoranti etnici, per esempio il Lebanese House (che evidentemente serve cibo libanese), o il Ristorante Artemis.

Esiste anche uno snack bar proprio all’ingresso del sito, dove potete gustare degli ottimi succhi di frutta freschi. Noi per esempio abbiamo preso una spremuta di melograno e arancia; devo dire che era buonissima e, soprattutto con il caldo che faceva, era molto dissetante!

Dove dormire per vistare il sito archeologico di Jerash

Tempio di Zeus
Tempio di Zeus

Trovare un posto dove dormire nei pressi del sito archeologico di Jerash non è difficile, e per quello che ne so i prezzi non sono molto elevati. La soluzione migliore, però, è quella di soggiornare ad Amman; questo perchè Jerash non ha molto da offrire oltre alle rovine romane, al contrario della capitale.

Inoltre, la possibilità di scelta è molto più vasta, e sarà sicuramente più facile trovare l’hotel che fa per voi ad Amman piuttosto che a Jerash. Infine, Amman è un posto strategico dal quale partire anche per altre escursioni, per esempio il loop dei Castelli del Deserto e il Castello di Ajloun, che a noi sono piaciuti molto e che meritano senza dubbio una visita.

Cosa vedere nel sito archeologico di Jerash

Ippodromo
Ippodromo

Vediamo adesso nello specifico quali sono le attrazioni più interessanti del sito archeologico di Jerash. Vi descriverò le tappe esattamente nell’ordine in cui le incontrerete, in questo modo farete un giro ad anello che vi riporterà al punto da cui siete partiti. Questo vi consentirà di evitare di fare strada inutile, visto che il sito si può girare solo a piedi; e vi garantisco che, se la temperatura è elevata, la stanchezza si fa sentire!

L’Arco di Adriano

Ingresso dell'Ippodromo
Ingresso dell’Ippodromo

L’Arco di Adriano rappresenta l’entrata meridionale del sito (quella più comoda e utilizzata, visto che si trova accanto ai parcheggi e alla biglietteria). La costruzione di questa meraviglia risale al 129 d.C., per celebrare l’arrivo dell’Imperatore in città.

Se avete bisogno di contattare una guida, è proprio qui che ne troverete molte a vostra disposizione.

L’Ippodromo

Capitello
Capitello

Per essere una struttura risalente a vari secoli fa, l’ippodromo è enorme. Pensate che la sua capienza era pensata per oltre 15.000 persone, che (a detta della nostra guida) era più della popolazione della città di Jerash. Con una lunghezza di 245 m e una larghezza di 51 metri, è considerato a ragione la struttura più grande della città.

Purtroppo, lo stato di conservazione dell’ippodromo non è ottimale, visto che è da lì che sono state prese le pietre per costruire chiese ed altri edifici. Malgrado questo, ancora oggi, viene utilizzato per la rappresentazione di spettacoli equestri. Quotidianamente, infatti, si tiene lo spettacolo di corsa delle bighe.

Il Foro Ovale

Panorama di Jerash
Panorama di Jerash

Si tratta del simbolo di Jerash, per un motivo molto semplice: ha una forma ellittica, cosa abbastanza rara da trovare nei siti archeologici romani.

E’ delimitato da colonne in stile ionico e nel centro, un tempo, esistevano una fontana e due altari. Oggi, potete vedere una colonna con la base quadrata; essa fu eretta per collocarvi la fiamma del Festival di Jerash. Si tratta di una manifestazione artica e culturale promossa dal Ministero della Cultura del Regno di Giordania che si tiene annualmente in luglio.

Gli studiosi non sono stati in grado di determinare con certezza la funzione del foro; potrebbe essere stato il centro commerciale della città, così come un luogo di culto. Qualunque fosse il suo ruolo, è sicuramente un posto affascinante!

I Teatri del sito archeologico di Jerash

Sito archeologico di Jerash
Mura della città

Esistono due teatri nel sito archeologico di Jerash, e sono rispettivamente il Teatro Nord e il Sud. Il nome che viene loro dato determina la loro posizione all’interno del sito. Sono entrambi ben conservati e la loro acustica è notevole.

Il più grande è il Teatro Meridionale, dove, ancora adesso, si tengono degli spettacoli. Si trova alle spalle del Tempio di Giove e può ospitare fino a 5000 spettatori. In origine, esistevano due piani con i posti a sedere, ma purtroppo solo il primo dei due sopravvive. Se fate caso, su alcuni dei posti sono ancora visibili i numeri che li contrassegnavano. Al centro del palcoscenico si trova una pietra che segna il punto dove l’acustica è al meglio.

Il Teatro Settentrionale è più piccolo, e ormai non viene più utilizzato. Anche in passato, più che per spettacoli teatrali, veniva usato per declamare poesie o per esecuzioni musicali. Forse per le sue dimensioni, o forse perchè costruito successivamente, questo teatro è sicuramente in condizioni migliori dell’altro.

Il Tempio di Zeus

Ninfeo
Ninfeo

La bellezza del Tempio di Giove consiste, secondo me, nella sua posizione. Esso, infatti, si trova su una piccola altura che domina il sito archeologico di Jerash e da cui si gode una vista notevole. Questo significa dover affrontare una bella scarpinata in salita (che con il caldo non è proprio gradevole), ma vi garantisco che ne vale la pena!

Il tempio fu costruito dai Romani intorno al 162-163 d.c., ma sulla cima si trovano dei resti che secondo gli archeologi risalirebbero ad un’epoca precedente e apparterrebbero ad un altro tempio pre-esistente. Quello che resta del tempio sono delle slanciate colonne che lasciano intuire quale splendore esso fosse prima di cadere in rovina.

Le chiese bizantine

Porta sud
Porta sud

La chiesa bizantina dei Santi Cosma e Damiano è un’altra tappa fondamentale. Essa si trova nella parte meridionale del Decumano e, come tutte le chiese bizantine, è abbellita da splendidi mosaici. Una curiosità: le immagini riprodotte sono quelle di piante e animali, non troviamo nessuna immagine sacra. Questo lascia pensare che, in origine, la struttura non fosse una chiesa bensì una villa romana.

A proposito, se vi piacciono i mosaici, potete trovarne di veramente belli in un’altra città giordana, Madaba, conosciuta appunto come la “città dei mosaici”.

Il Tempio di Artemide

Teatro nord
Teatro nord

Questo tempio viene considerato come il più bello in assoluto tra tutte le cose da vedere nel sito archeologico di Jerash. Come il Tempio di Giove, anche questo è situato sulla sommità di una collina.

E’ caratterizzato dalla presenza di 11 colonne decorate da capitelli corinzi; la nostra guida ci ha mostrato che ognuna delle colonne oscillano in modo molto lieve, soprattutto nelle giornate ventose. Per mostraci questa particolarità, ha infilato il manico di un cucchiaino nelle fessure create dagli incastri.

Ai lati ci sono due propilei da cui partono due imponenti scalinate. La sua costruzione risale agli anni tra il 150 e il 170 e nel corso dei secoli ha subito delle radicali modifiche non solo nella struttura, ma anche nella sua funzione.

Il Cardo Massimo o Decumano

Teatro sud
Teatro sud

Si tratta della via principale di Jerash. Essa percorre l’antica città da cima a fondo, dividendola idealmente a metà. Il fascino di questa strada è che la sua pavimentazione è ancora quella originale, anche se in certi tratti i grandi massi hanno ceduto a causa del tempo e del terremoto, e soprattutto sono molto suggestive le alte colonne che la delimitano per tutta la sua lunghezza, che è di circa 800 metri. Parliamo di ben 500 colonne, che sono state restaurate intorno al 1960.

Una cosa che mi ha colpita è la presenza di canali di scolo sul bordo della strada, così come di marciapiedi. Questi ultimi suggeriscono che, al tempo del massimo splendore della città, la strada fosse estremamente trafficata, sia da persone che da cavalli o bighe.

Altre cose da vedere a Jerash

Le tappe di cui vi ho parlato sono solo le cose principali da vedere, quelle dove vale la pena fermarsi per un pò di tempo. Ma ci sono anche altre attrazioni, considerate minori, che ci aiutano comunque a capire lo splendore perduto di questa città.

Tra queste, dobbiamo assolutamente menzionare:
– il Ninfeo: una enorme fontana;
– le Terme;
– le Mura di cinta di Jerash;
– il Tempio di Dionisio;
– il Macellum;
– la Cattedrale.


14 Comments to Il sito archeologico di Jerash in Giordania

  1. Veronica ha detto:

    Sentir parlare di altri parchi archeologici oltre quello di Petra è una ventata d’aria fresca. Sono d’accordo che conviene andare con una guida. Noi avevamo fatto l’errore di visitare in autonomia Pompeii ad esempio ed è stato un grandissimo errore!

  2. Viola ha detto:

    La Giordania è tra le mete che voglio visitare quest’anno quindi il tuo articolo mi sarà molto utile! Poi sarà che adoro visitare i siti archeologici!

  3. Eliana ha detto:

    Jerash vale davvero un viaggio in Giordania e non ha nulla da invidiare ad altri luoghi giordani più altisonanti! L’imponenza dell’Arco di Adriano, quelle splendide colonne… Tutto ricorda i fori imperiali di Roma!

  4. Libera ha detto:

    Il sito archeologico di Jerash, chiamata la Pompei giordana, anche a me è piaciuto moltissimo. Inoltre, ospita diversi eventi e kermesse musicali, festival, una vera arena, centro nevralgico della vita locale.

  5. Sara Slovely.eu ha detto:

    Ho visitato Jerash durante il mio viaggio in Giordania a novembre dello scorso anno e mi è piaciuto moltissimo. Grazie alle tue bellissime foto è stato come tornare là, che bei ricordi mi hai risvegliato!

  6. Paola ha detto:

    La Giordania è una delle mete della mia wish list da anni! Non ho ancora trovato il modo di organizzarla, ma presto riuscirò! Non Jerash sicuramente non può mancare!

  7. Sai che proprio ieri sera il mi compagno ed io abbiamo parlato di Jerash? Io non ci sono mai stata e lui mi diceva che tra tutti i posti che ha visto in Giordania, è quello che lo ha colpito di più. Ora devo organizzarmi anche io per verificare se è proprio così!

    • Teresa ha detto:

      Dire che è il posto che mi ha colpita di più in Giordania sarebbe esagerato, ma sicuramente mi è piaciuta molto e lo consiglio caldamente!

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