Civita di Bagnoregio, la città che non muore

Civita di Bagnoregio

Su Civita di Bagnoregio è stato detto e scritto di tutto. La maggior parte delle volte viene definita come “la città che muore”. Essa infatti è collocata su uno sperone di tufo che il tempo, gli agenti atmosferici e i due fiumi chiamati Rio Chiaro e Rio Torbido, stanno lentamente erodendo.

Ma è una affermazione che io non condivido. Infatti, negli ultimi quattro o cinque anni, questo splendido borgo è diventato molto popolare e sono moltissime le persone che vi si recano per visitarla. Inoltre, sono stati effettuati moltissimi efficaci interventi per sostenere la rupe su cui sorge. Questo gioiello sta ritornando a vivere e non rischia più di diventare una città fantasma, anche se gli abitanti che vi risiedono abitualmente non sono molti. A causa della sua incomparabile bellezza, è stata inclusa nella lista dei borghi più belli d’Italia.

Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio

Come arrivare a Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo. Il suo fascino deriva anche dalla sua collocazione in piena Valle dei Calanchi.

Se decidete di raggiungere il borgo in macchina, dovrete percorrere l’autostrada A1 e uscire al casello di Orvieto. Poi proseguite sulla strada statale seguendo le indicazioni per Civita di Bagnoregio. Coprirete la distanza in circa due ore, ma ne vale la pena perchè sarete accompagnati da fantastici panorami collinari.

In treno, invece, è un pò più complicato. Infatti ci sono solo due stazioni che vi permetteranno di raggiungere Civita di Bagnoregio e sono Viterbo e Orvieto. Da queste due stazioni dovrete prendere un autobus della Linea Cotral per raggiungere la vostra destinazione finale.

Consigli per la visita di Civita di Bagnoregio

Prima di parlarvi del borgo, mi sento di darvi un paio di consigli per organizzare la vostra visita. Innanzitutto, cercate di arrivare più presto che potete, per due semplici ragioni.

Il parcheggio non è molto grande, quindi se arrivate oltre le 9/9.30 rischiate di non trovare posto e di dover lasciare la macchina parecchio distante. Inoltre è bellissimo arrivare nel borgo quando ancora non è preso d’assalto da orde di turisti, in questo modo potrete gustare meglio la sua atmosfera magica.

Poco prima dell’inizio del ponte, troverete la biglietteria. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 5 euro a persona, tutto sommato abbastanza modesto. L’ingresso è gratuito per gli invalidi, per i residenti, per le persone che pernottano in una struttura del borgo. Volendo, potete acquistare il vostro biglietto on line. Per le persone con difficoltà motorie è possibile prenotare un servizio di trasporto.

All’interno del borgo ci si muove esclusivamente a piedi, vedrete solo dei furgoncini che trasportano derrate alimentari per i negozi, i bar e i ristoranti. Quindi meglio indossare delle scarpe comode perchè le strade non sono l’ideale per infradito o tacchi a spillo.

Un pò di storia

La storia di questo bellissimo borgo cominciò addirittura 2500 anni fa ad opera degli Etruschi. Un tempo, l’accesso era garantito da 5 porte, mentre ora ne rimane solo una. La pianta della città rivela la sua origine etrusca, anche se gli edifici rispecchiano la struttura medioevale.

In particolare, nei pressi del Belvedere di San Francesco è stata rinvenuta una piccola necropoli etrusca; la stessa grotta che oggi viene chiamata di San Bonaventura altro non è che una tomba etrusca.

Il problema dell’erosione era già noto agli etruschi, ma furono i romani che cercarono di porvi rimedio, tentando di proteggere Civita da eventuali terremoti e smottamenti. Purtroppo, gli interventi non furono molto efficaci e nel tempo vennero interrotti, per cui il decadimento dello sperone di tufo continuò lentamente nel tempo, fino a portare all’abbandono di Civita.

Il ponte di Civita di Bagnoregio
Il ponte di Civita di Bagnoregio

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio

La prima cosa da vedere a Civita di Bagnoregio è il profilo del borgo che si staglia verso il cielo e contro lo sfondo della Valle dei Calanchi. E’ uno spettacolo indimenticabile e sorprendente; prima di intraprendere la camminata sul ponte, fermatevi ad ammirare il panorama e a scattare delle foto.

Personalmente, è la cosa che ho apprezzato di più, anche se mi è piaciuta anche la visita dell’interno del borgo. Vedere con i miei occhi ciò che fino a quel momento avevo visto solo in foto è stata una emozione incredibile!

La targa all'inizio del ponte
La targa all’inizio del ponte

Il Ponte

Civita di Bagnoregio è raggiungibile tramite un ponte lungo 300 metri, che si snoda nel vuoto. Per me che soffro di vertigini è stata una esperienza piuttosto angosciosa, per tutto il tempo ho tenuto gli occhi bassi sull’asfalto, mentre Gianni mi guidava tenendomi per mano. So che mi sono persa una vista molto speciale, ma la vista del vuoto sotto di me mi ha resa molto nervosa.

Il ponte fu costruito nel 1923, ma fu gravemente danneggiato dalle frane e da leggeri movimenti sismici, e infine dai tedeschi in ritirata alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Per questo motivo venne abbattuto e ricostruito ex novo nel 1965.

Proprio all’inizio del ponte, potrete notare un cubo in pietra; l’incisione nomina due grandi del cinema italiano, il regista Federico Fellini e Alberto Sordi, a cui il ponte è dedicato.

Porta Santa Maria

Porta Santa Maria

E dopo questa ardua (per me) impresa, arriviamo in cima. L’accesso al borgo di Civita di Bagnoregio si effettua attraverso Porta Santa Maria, chiamata anche della Cava.

In cima, ai due lati, ci sono due leoni in pietra che lacerano con i loro artigli due teste umane. Esse simboleggiano la vittoria di Civita sul tiranno, nel caso specifico la famiglia dei Monaldeschi, signori di Orvieto. Infine, da notare le tre finestre affiancate che servivano per controllare la zona sottostante per prevenire eventuali assedi.

I vicoli di Civita di Bagnoregio
I vicoli di Civita di Bagnoregio

Museo Geologico e delle Frane

Si tratta di un museo molto interessante e unico nel suo genere. Esso descrive la storia di Civita dal punto di vista geologico, a partire dalla sua nascita fino ai giorni nostri. E’ diviso in quattro sale che sono dedicate ad un particolare aspetto, tra cui le frane che si verificano nella valle dei Calanchi, i fossili ritrovati nella zona, gli interventi di stabilizzazione. Su richiesta, vengono organizzate anche delle visite guidate del borgo e dei suoi dintorni.

Il museo ha la sua sede all’interno del Palazzo Alemanni in Piazza San Donato. Per le informazioni relative ai prezzi d’ingresso e agli orari di apertura potete consultare il sito ufficiale del Museo.

La Chiesa di San Donato
La Chiesa di San Donato

Chiesa di San Donato

La Chiesa di San Donato domina la piazza principale del borgo, a cui da anche il nome. La chiesa che vediamo oggi ha subito varie modifiche dal momento in cui essa fu eretta nel lontano VII secolo. Infatti alcune sezioni vennero eliminate ed altre aggiunte, fino a darle l’aspetto odierno. La modifica più notevole fu quella voluta dal Vescovo Ferdinando di Castiglia, che demolì la sezione orientale e ordinò la costruzione del presbiterio e significative modifiche nella facciata.

La chiesa fu sede vescovile fino al 1699, quando venne spostata nella vicina Bagnoregio, a causa di un potente terremoto che sconvolse l’area. Visitando il suo interno, fate attenzione ad uno splendido crocifisso ligneo che risale al ‘400. Esso appartiene alla scuola di Donatello e, secondo i locali, ha poteri miracolosi. Inoltre, la chiesa ospita le reliquie di  S. Ildebrando, che fu vescovo di Civita di Bagnoregio.

Grotta di San Bonaventura e la casa del santo

San Bonaventura è uno dei personaggi più importanti nella storia di Civita di Bagnoregio. Il suo vero nome era Giovanni Fidanza; nato nel borgo, egli fu tra le altre cose un personaggio importante nell’ordine dei Francescani e uno dei più attendibili biografi di San Francesco.

Da bambino, si ammalò gravemente e si temeva per la sua vita. San Francesco venne convocato per benedirlo e guarirlo, cosa che egli fece puntualmente. Il santo augurò “bona ventura” al piccolo, e da allora egli venne chiamato da tutti con questo nome, e non solo: egli adotto il nome di Bonaventura quando prese i voti.

La grotta di San Bonaventura è una antica tomba etrusca dove si dice che San Francesco abbia alloggiato durante il suo soggiorno a Civita. L’accesso alla grotta è nei pressi del belvedere di San Francesco Vecchio.

La casa dove San Bonaventura nacque e visse è segnalata da una edicola. Purtroppo della casa non rimane praticamente nulla, poichè gli interventi di ricostruzione e sostegno non sono riusciti a contrastare i terremoti e i crolli.

I palazzi di Civita di Bagnoregio
I palazzi di Civita di Bagnoregio

I palazzi nobiliari

Lungo le strade le stradine di Civita, vedrete molti imponenti e antichi palazzi, un tempo dimora delle famiglie nobiliari del posto. Il più prestigioso è Palazzo Alemanni che vi ho già nominato. Altri palazzi sono quello dei Colesanti, che si affaccia sulla prima piazzetta che incontrerete dopo aver superato la porta e che porta lo stesso nome; e poi il palazzo dei Bocca.

Il Belvedere
Il Belvedere

Il Belvedere

Nella parte settentrionale del paesino, nel punto opposto a Porta Santa Maria, esiste un Belvedere. E’ una piccola piazza che si affaccia sulla Valle dei Calanchi e che offre una vista spettacolare. Se la giornata è limpida, si può vedere a chilometri di distanza e si possono scattare delle foto notevoli.

Noi non siamo stati molto fortunati perchè il cielo era nuvoloso e, infatti, tornando al parcheggio ha anche piovuto un pò!

I gatti di Civita di Bagnoregio

Passeggiando nelle vie del borgo, noterete la presenza di moltissimi gatti. Essi non appartengono ad una sola persona o famiglia, e non sono neanche randagi. Essi sono proprietà del borgo, vengono nutriti da tutti e per questo motivo sono conosciuti come i “gatti di Civita di Bagnoregio”.

Ce ne sono dappertutto e sono molto belli e curati, ma non sono particolarmente socievoli. Ho provato ad avvicinarmi ad alcuni di loro per accarezzarli, ma senza risultato. Infatti, scappavano piuttosto impauriti. Solo uno di loro ha lasciato che gli facessi le coccole, un micetto di pochi mesi, ma al primo movimento brusco è fuggito via.

I gatti
I gatti

Civita di Bagnoregio nel cinema

Proprio a causa della sua bellezza così scenografica, Civita di Bagnoregio è stata scelta come set per vari film. Tra questi, bisogna citare “I due colonnelli” con Totò, lo sceneggiato “Pinocchio” (quello trasmesso sulla Rai nel 2009, per intenderci), alcune scene di “L’armata Brancaleone“, e infine il più recente “Puoi baciare lo sposo” con Diego Abbatantuono, che è stato girato quasi interamente nel borgo.

Eventi a Civita

Per quanto riguarda gli eventi che si tengono a Civita di Bagnoregio, il più popolare è quello che si tiene nel periodo natalizio, quando il borgo si trasforma in un incantevole e magico presepe.

Due volte l’anno, e più precisamente in maggio e in settembre, nella piazza principale di Civita, si svolge il Palio della Tonna, un evento molto suggestivo che vede la sfida tra le varie contrade combattuta dagli abitanti a dorso di muli.

In giugno, la prima domenica, potrete assistere ai festeggiamenti in onore di Maria SS. Liberatrice, la patrona del borgo.

Infine, un evento più moderno: il Tuscia in Jazz Festival, che si svolge nelle due settimane a cavallo tra luglio e agosto, che anima la città con concerti e jam sessions.

Palazzo Alemanni
Palazzo Alemanni

Cosa mangiare

Consumare un pasto all’interno del borgo, con la vista delle stradine medievali o all’interno di un antico edificio è davvero una bella esperienza. Ci sono vari ristoranti, tra questi meritano una menzione Alma Civita, L’Arco del Gusto, Il Pozzo dei desideri.

Qui potrete gustare delle succulente specialità tipiche del Lazio e in particolare del viterbese. Oltre a prosciutto, salame, pancetta e altri insaccati, non perdetevi le fettuccine condite con le interiora di pollo, e una pasta tipica chiamata piciarelli. Io ho apprezzato moltissimo i dolci a base di nocciole e farina di castagna, ma del resto lo sapete che sono golosa, no? 🙂

Dormire a Civita di Bagnoregio

Le possibilità di alloggiare all’interno del borgo non sono moltissime, ma ci sono alcuni bed & breakfast davvero carini. Non preoccupatevi per i vostri bagagli, abbiamo visto dei furgoncini che andavano su e giù per il ponte, trasportando le valigie degli ospiti e talvolta gli ospiti stessi.

In realtà, visto che la visita non dura più di due o tre ore, noi abbiamo preferito proseguire per un’altra destinazione piuttosto che fermarci a Civita di Bagnoregio.

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40 Comments to Civita di Bagnoregio, la città che non muore

  1. Annalisa ha detto:

    Finalmente ci sono stata a Civita! Sinceramente sono rimasta delusa…troppo turistica e ci speculano abbondantemente. La vera città che muore creco sia Craco in Basilicata, un paese fantasma, ma vero!

  2. Nadia ha detto:

    Concordo con te sul fatto di arrivare al mattino presto per vedere il borgo ancora non affollato dalle orde di turisti. Indubbiamente è doverosa una tappa gastronomica. Per quanto riguarda il pernottamento dipende da quali programmi si hanno per il giorno dopo. Restare lì o avvicinarsi a una nuova destinazione?

    • Teresa ha detto:

      Noi abbiamo preferito spostarci verso una nuova destinazione, avevamo dei tempi piuttosto stretti ed era la soluzione migliore!

  3. Valentina ha detto:

    Ciao Teresa, molto interessante questo tuo articolo. Non sono mai stata a Viterbo e sicuramente quando ci andrò, ne approfitterò per visitare Civita di Bagnoregio. Forse, come te, non dormirò nel borgo, ma cercherò di arrivare la mattina presto, così da riuscire a fare delle belle foto con poca gente ahah.
    Comunque non sapevo che il ponte fosse dedicato a Sordi e a Fellini, così come non immaginavo che l’ingresso al borgo fosse a pagamento.
    Grazie per i consigli e le info che hai dato!

    • Teresa ha detto:

      Neanche io sapevo della dedica del ponte, l’ho scoperto mentre mi accingevo a percorrerlo. Comunque si, vedi di arrivarci presto, è tutto molto più bello!

  4. Teresa ha detto:

    Hai ragione, Civita di Bagnoregio è rinata e grazie al turismo e a fondi europei si sta facendo qualcosa… ma la natura, comunque fa il suo corso. Il tufo, sul quale è costruita, si sta inesorabilmente sgretolando.
    L’ho visitata da ragazzina, in visita scolastica e poi un anno fa, con la mia famiglia. Un luogo iconico e unico, grazie alla sua fragilità.

    • Teresa ha detto:

      Ovviamente la natura fa il suo corso, ma io mi auguro con tutto il cuore che si riesca a salvare una cittadina così bella!

  5. Moira e Raffaella ha detto:

    Abbiamo visitato Civita di Bagnoregio qualche anno fa, in estate con un caldo che davvero tagliava le gambe! Ma che bello!! Ne è valsa la pena! La consigliamo sempre come meta a chi vuole fare un week end diverso ricco di storia e di buona cucina.

  6. Selena ha detto:

    E’ da un bel pò che desidero visitare questo borgo e prima o poi ce la farò 🙂 Intanto grazie per tutte le informazioni dettagliate che avete condiviso e complimenti per gli scatti che mi hanno già portato lì virtualmente! 😀

    • Teresa ha detto:

      Grazie per i complimenti, peccato solo che le nostre foto siano state “rovinate” da un tempo piuttosto grigio e incerto!

  7. Eliana ha detto:

    Civita di Bagnoregio per me è un odi et amo, aspettavo così da tanto di poterla vedere e infine l’anno scorso l’ho vista e…Mi ha delusa. In primis per il pagamento del biglietto che trovo assolutamente sbagliato: non si può far pagare il centro storico di una città, è follia pura per me, anche se i soldi vanno per il suo mantenimento, allora i cittadini per cosa pagano le tasse? E poi in piena stagione estiva ho trovato numerosi negozi chiusi, il museo geologico chiuso, la chiesa chiusa. Insomma, un borgo magnifico da fuori, un qualcosa di deludente da dentro.

    • Teresa ha detto:

      Mi dispiace moltissimo che tu abbia avuto una così brutta esperienza! Civita è un gioiellino che mostra parte del suo fascino già nelle foto, per me vederla dal vivo è stata una esperienza magica. Peccato che per te sia stata una delusione, magari dalle una seconda chance!

  8. Mimì ha detto:

    Ciao Teresa!

    Prenderò spunto dal tuo articolo per decidermi ad andare, visto che hai descritto tutto in modo molto particolareggiato!

    Se decidiamo di dormire in zona, in quale borgo mi consiglieresti di alloggiare?

    A presto, Mimì

    • Teresa ha detto:

      Noi avevamo alloggiato a Orvieto, ma solo perchè alcuni amici ci avevano ospitato; la soluzione più comoda però è di dormire a Bagnoregio, che dista pochissimi chilometri, tre o quattro, credo. E poi se hai tempo, fatti un giro anche lì perchè a me è sembrato molto carino!

  9. Alessandra ha detto:

    Ho visitato questo bellissimo borgo qualche anno in occasione di una vacanzina in quelle zone. È un borgo bellissimo e le foto dal ponte sono davvero spettacolari. Certo, il consiglio è di evitare di visitarlo nei giorni festivi perchè ormai viene preso d’assalto dai turisti!

    • Teresa ha detto:

      Sicuramente bisognerebbe visitare Civita nei giorni in cui non è presa d’assalto dai turisti, come il week end o le vacanze. ma si fa quel che si può!

  10. anna ha detto:

    Noi abbiamo alloggiato a Bagnoregio, a pochi km da Civita. Però se dovessi tornarci mi piacerebbe alloggiare nel borghetto, lo ammetto.

    • Teresa ha detto:

      Noi volevamo fare un giro anche a Bagnoregio, da quel poco che ho visto merita. Poi però abbiamo trascorso tanto di quel tempo a Civita che ci abbiamo rinunciato!

  11. Elena ha detto:

    Ho sempre visto Civita di Bagnoregio in foto e tempo fa dovevamo farci una gita da quelle parti…poi è saltata. Un bellissimo borgo che effettivamente richiama tantissima gente. Diciamo che con il titolo “la città che muore” sono riusciti ad attirare l’attenzione e a rendere il borgo vivo.

    • Teresa ha detto:

      Come ho spiegato nell’articolo, secondo me la definizione di “città che muore” è totalmente inadeguato, visto che il borgo è tornato in auge grazie al turismo!

  12. Arianna ha detto:

    Effettivamente è diventata molto famosa negli ultimi anni nonostante l’appellativo ricevuto.
    Ormai incuriosisce anche me e spero di organizzare una visita da quelle parti

  13. Paola ha detto:

    Ho sempre letto grandi cose di questo borgo e conosco ogni angolo grazie ad articoli belli come il tuo. Ho vissuto tra le sue strade sempre virtualmente: non ci sono mai stata! Civita di Bagnoregio è infatti uno di quei luoghi appuntati tra i miei “da vedere quanto prima” e non ancora depennato. Speriamo di farlo prestissimo!

    • Teresa ha detto:

      Capita sempre così, quando un luogo è molto vicino e a portata di mano, rimandiamo sempre la visita. Io sono contenta di essermi decisa ad andarci!

  14. Lara Bradamilla ha detto:

    L’estate scorsa al rientro dalle vacanze in Maremma, avevo proprio pensato di fermarmi anche qui, ma poi ho optato per un’altra meta, ma è sempre in lista. Le vostre foto rendono benissimo l’idea di quanto sia bello questo borgo. Bravi.

  15. miriana ha detto:

    che borgo stupendo! dite bene, tanti turisti ma pochissimi abitanti, magari con tutti questi progetti di cessione delle case disabitate, potrebbe ripopolarsi negli anni, sarebbe davvero una bella cosa!

    • Teresa ha detto:

      E’ probabile che la situazione si smuova e che la cittadina si ripopolino nel tempo, ma forse questo le farebbe perdere un pò del suo fascino. Magari sbaglio ma è la mia opinione personale!

  16. Lucia ha detto:

    Sono stata in questo borgo ma solo di passaggio per cui non ho assaporato bene la magia del posto. Devo proprio tornarci anche perchè vivo a Roma per cui è abbastanza vicino. Quando ci tornerò terrà a mente i vostri consigli.

    • Teresa ha detto:

      Una visita a Civita non richiede tantissimo tempo, anche una mezza giornata è sufficiente, ma va gustata lentamente e senza fretta!

  17. Bru ha detto:

    Un vero gioiellino che sicuramente non morirà mai, anzi, penso che sia più vivo di sempre.
    Ci volevo andare quest’estate ma non sono riuscita, visita rimandata ma posto assolutamente da vedere

    • Teresa ha detto:

      Concordo con te, va assolutamente vista almeno una volta nella vita, se poi abiti non tanto distante ci puoi anche tornare per una gitarella in giornata!

  18. Ci credi che è a meno di un ora di macchina da me ma ancora non ho avuto modo di vederla? devo assolutamente organizzarmi per uno dei prossimi week end. Deve essere un luogo straordinario..

    • Teresa ha detto:

      Guarda, non mi meraviglio affatto. A volte abbiamo delle meraviglie proprio dietro l’angolo e non le abbiamo mai visitate, mentre magari abbiamo visto delle località dall’altra parte del mondo!

  19. Libera ha detto:

    È stata negli ultimi mesi forse la cittadina più instagrammata. Grazie al vostro itinerario molto dettagliato e puntuale , non ci sono più scuse ormai. Bisogna solo partire !

    • Teresa ha detto:

      Infatti io ho visto una marea di foto su tutti i social e anche dei documentari in TV, ma vuoi mettere che emozione vedere Civita con i tuoi occhi?

  20. ANTONELLA ha detto:

    Il titolo del tuo articolo mi è piaciuto tantissimo e concordo pienamente con la tua sensazione, la città non muore affatto ed è bellissima. Cerchiamo di tenerla in vita con un turismo consapevole che ne esalti l’unicità

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