Zanzibar, l’isola delle spezie.
Zanzibar, l’isola delle spezie, per me è un posto speciale, per tante ragioni: è stato il nostro primo viaggio a lungo raggio, la prima volta in Africa (che adoro), ma soprattutto perchè è un’isola con una atmosfera magica.
L’arcipelago di Zanzibar
Quando si parla di Zanzibar, di solito ci si riferisce alla maggiore delle isole che compongono l’arcipelago. L’altra isola abbastanza vasta è Pemba, a questa si aggiungono altre isole, circa 40, la maggior parte disabitate.
Un tempo, l’arcipelago costituiva la nazione autonoma di Zanzibar, mentre oggi è una regione semi autonoma della Tanzania.
Quando andare a Zanzibar
Zanzibar è una destinazione che può andare bene sempre, perchè, essendo situata nella fascia equatoriale, gode di un clima caldo durante tutto il corso dell’anno.
Quindi la domanda giusta che dovreste porvi è: quali sono i mesi migliori per visitarla?
Dicembre, gennaio e febbraio sono senza dubbio i mesi migliori; le temperature sono elevate, ma il clima è secco quindi il caldo è facilmente sopportabile.
In questo periodo, anche la temperatura dell’acqua è sorprendentemente calda: essa sfiora i trenta gradi, quindi un bagno in mare è altrettanto gradevole di un bagno in una vasca da bagno.
Le piogge sono davvero scarse, anche se potreste incappare in qualche veloce ma intenso acquazzone. A noi è capitato solo due volte, ma non ci ha rovinato la vacanza.
Diverso il discorso nel periodo di aprile e maggio, quando le piogge sono pressocchè continue. Zanzibar mantiene senza dubbio il suo fascino, ma onestamente una vacanza sotto la pioggia non è certo il top.
Nei restanti mesi, la temperatura cala di qualche grado, il rischio pioggia c’è ma è limitato; quindi si può sicuramente pensare ad una vacanza nell’isola delle spezie!
Come arrivare a Zanzibar
Buona parte dei visitatori si recano a Zanzibar per godere un pò di relax dopo un safari in Tanzania; in questo caso si prende un piccolo aereo che parte da Arusha in in pochissimo tempo vi porta a destinazione.
Se invece vi recate direttamente sull’isola, partendo dall’Italia, impiegherete circa 7/8 ore di volo, in base all’aeroporto da cui partite. Sono molti i voli charter che collegano Zanzibar all’Italia, e sono sempre inclusi nel prezzo dei pacchetti vacanza.
A questo proposito vale la pena di ricordare che se volate con un charter, dovrete pagare una tassa di soggiorno prima di ripartire; essa ammonta ad una trentina di dollari, che potete comunque pagare anche in euro. Se invece volate con un volo di linea, non siete tenuti al pagamento.
Dove dormire a Zanzibar
Il turismo è in continua crescita e per questo motivo il numero delle strutture ricettive sta aumentando anno dopo anno.
Potete scegliere tra i resorts, le guest houses e gli hotel. In generale i primi costano di più, perchè quasi sempre offrono la formula all inclusive o soft all inclusive, e sono sempre situati direttamente sul mare.
Gli hotel offrono la classica formula pernottamento più colazione; solo in qualche caso potete usufruire della pensione completa. Raramente si trovano sul mare, anzi molto spesso sono all’interno delle città di Zanzibar.
Per quanto riguarda le guest houses, ce ne sono alcune davvero carine, abbastanza economiche, che offrono un servizio dignitoso pur non essendo lussuose.
La vostra scelta dipenderà dal vostro budget e dalle vostre esigenze. Ma posso assicurarvi che in qualunque caso vi troverete bene, visto che sono comunque strutture ben gestite; e poi l’ospitalità degli abitanti di Zanzibar è proverbiale.
Le spiagge di Zanzibar, l’isola delle spezie
Abbiamo trascorso le nostre vacanze a Zanzibar per ben tre volte. E sempre nel periodo di Natale e Capodanno. Ogni volta abbiamo soggiornato in una zona diversa dell’isola.
Kiwengwa
La prima volta siamo stati a Kiwengwa, nella parte orientale. Qui il fenomeno delle maree è davvero intenso: il mare si ritira di molti metri e per poter fare il bagno è necessario camminare un bel pò.
Se decidete di alloggiare in questa area, accertatevi di avere una piscina a portata di mano, così potrete fare il bagno anche nei periodi di bassa marea.
Ma bisogna riconoscere che questo fenomeno ha il suo fascino; in più, quando la marea risalirà, vi accorgerete che la temperatura dell’acqua sarà altissima. La sensazione che avrete è di entrare in una enorme piscina naturale.
Inoltre, anche se fare il bagno sarà un pò più complicato, avrete comunque la possibilità di fare lunghe passeggiate.
In questo caso, munitevi di occhiali da sole perchè il riverbero del sole sulla sabbia candida è davvero accecante, e naturalmente portatevi la crema solare! Ricordatevi che siete all’equatore e il sole qui è davvero inclemente.
Nungwi
Per la nostra seconda volta abbiamo scelto la zona a nord, Nungwi.
Qui il fenomeno della marea è molto meno percettibile e potrete fare il bagno sempre e comunque, anche se la temperatura dell’acqua è più bassa.
In questa zona è bene munirsi di scarpette da snorkeling, poichè sul fondo ci sono moltissimi ricci e il fondale non è completamente sabbioso; ci sono anche delle rocce che potrebbero ferirvi i piedi.
In effetti, proprio a causa delle maree meno accentuate, Nungwi è l’area più richiesta dai turisti e quindi un pò più cara delle altre.
Kendwa
La terza volta (ma non è detto che sia l’ultima) abbiamo alloggiato a Kendwa, non molto lontana da Nungwi.
Anche qui, le spiagge sono accessibili in qualunque momento perchè la marea non si ritira di molto.
La cucina a Zanzibar, l’isola delle spezie
Sia a Nungwi che a Kendwa, troverete moltissimi ristoranti sulla spiaggia dove consumare i vostri pasti.
La cucina è generalmente molto buona; troverete cucina internazionale (ovviamente tante pizzerie), ma anche cucina locale e tanto, tantissimo ottimo pesce.
Io ho apprezzato molto la location; non c’è niente di più romantico che mangiare sulla spiaggia, senza scarpe o sandali, e con una luce soffusa.
Il tutto accompagnato dal rumore lento delle onde che si infrangono sulla spiaggia.
Masai e beach boys a Zanzibar
Soprattutto nella zona nord di Zanzibar è possibile incontrare Masai (o finti Masai) che passeggiano sulla spiaggia nel loro tipici, coloratissimi costumi.
La maggior parte di loro svolge lavori presso i resort, ma alla sera lavorano nei locali esibendosi nelle loro affascinanti danze.
E’ bellissimo vederli saltare tutti insieme al ritmo di una musica frenetica; e che salti! da fermi riescono a elevarsi ad oltre un metro da terra!
Inoltre troverete i beach boys che cercheranno di vendervi oggetti di artigianato locale, o escursioni. Qualcuno vende anche frutta come ananas o noci di cocco.
Siamo rimasti sbalorditi dalla destrezza con cui sbucciano gli ananas e ve li porgono, lasciando attaccato un pezzo di buccia che vi aiuta a tenerlo in mano mentre lo mangiate!
Qualcuno, più evoluto, cercherà di vendervi anche “roba”.
Devo dire che questi ragazzi o bambini non sono così fastidiosi o insistenti come i beach boys che abbiamo incontrato in Kenya.
Dopo un fermo “no, grazie” di solito si ritirano in buon ordine, ti salutano cordialmente e vanno via!
Molti di loro parlano un discreto italiano, visto che ormai i turisti del nostro paese che si recano a Zanzibar sono davvero molti.
E forse proprio per questo motivo, essi si presentano con nomi di calciatori italiani o comunque personaggi famosi nel nostro paese. nei nostri tre viaggi abbiamo conosciuto due o tre Maldini, un paio di Re Leone e nomi del genere.
Consigli utili per visitare Zanzibar, l’isola delle spezie
Eccovi alcuni consigli utili per visitare questa isola meravigliosa.
La prima raccomandazione importante: evitate di dare dolciumi o soldi ai bambini.
Nel primo caso, il rischio sono le carie che potrebbero rovinare i loro denti; e tenete conto che le cure dentistiche a Zanzibar hanno dei costi proibitivi!
Il reddito medio di una famiglia zanzibarina è davvero molto basso, quindi anche una mancetta di euro è per loro un capitale.
Quindi è opportuno non dare denaro ai bambini; i genitori potrebbero considerare i propri figli come una fonte di guadagno, pertanto potrebbero evitare di mandarli a scuola lasciandoli sulle spiagge ad elemosinare.
Se volete, regalate loro magliette, matite colorate, palloni. Potete acquistare tutto lì oppure portarveli dall’Italia.
Saranno felici e soddisfatti dei regali, ma questi non arrecheranno danni alla loro salute, nè comprometteranno il loro futuro.
Ma Zanzibar non è solo mare e spiagge, ci sono molte cose da vedere e molte escursioni che sono assolutamente da non perdere. Ma di questo parleremo in un altro articolo
Su questo sito troverete altre informazioni per visitare Zanzibar.
Zanzibar ha un grande fascino. Ci sono andata e poi tornata, perchè è un pezzo d’Africa che galleggia e mi ha stregato. Non piace a tutti perchè tutti si aspettano una località di mare da vivere all’Italian Style. Ma Zanzibar è un’isola diversa, con una lunga storia e tanta magia. Bisogna andarci con uno spirito aperto e curioso.
Io ci sono stata tre volte, e dalla prima volta che ci sono stata l’ho trovata cambiata, direi più turistica. Ma questo sicuramente non sminuisce la sua bellezza.
Sono stata a Zanzibar una decina di anni fa ed è stata una delle vacanze più belle in assoluto: mare splendido e gente davvero ospitale. Confermo tutto quello che hai detto su bambini e beach boys. Una cosa che abbiamo fatto consigliati da una mia amica che durante una vacanza sull’isola ha trovato addirittura marito (un ragazzo masai laureato in medicina) è stato quello di portarci dietro una piccola farmaci con medicine da banco e antibiotici che magari non usavamo più. Quando siamo arrivati li abbiamo dati a uno dei medici della zona: non la finivano più di ringraziarci.
E’ vero, anche i medicinali non scaduti possono essere molto utili per la popolazione locale; non ci avevo mai pensato, ma se capito a Zanzibar ancora sicuramente ne porterò!
Although I don’t understand the text, the photos are amazing, how I wish I was there now!
I am sorry you can’t understand the text, we are planning an English version of the blog, but I don’t know when it will be ready. Anyway, I am glad youlike our photos… and the place was really wonderful!