Cosa vedere a Varanasi

Cosa vedere a Varanasi

Vedere Varanasi, la città un tempo chiamata Benares, significa entrare in una dimensione surreale, distante anni luce dalla mentalità di noi europei. C’è chi la chiama “l’anima dell’India”; c’è chi l’ha definita un’esperienza forte e molto dura. Resta comunque il fatto che, secondo me, è il modo migliore per capire la cultura e la religione di questo grande paese.

Avevamo visto filmati e documentari sulla principale città sacra dell’India, ma niente può veramente rendere l’idea di quello che succede. E’ strettamente legata alla morte, ma per assurdo anche alla vita e alla purificazione. Da un lato, troviamo questo aspetto altamente spirituale; dall’altro l’aspetto commerciale, collegato al fatto che moltissimi turisti si recano a vedere Varanasi, oltre agli induisti che dovrebbero andarci almeno una volta nella vita.

Cosa vedere a Varanasi
Varanasi dalla barca

Quando andare a Varanasi

Bagno nel Gange
Bagno nel Gange

Potete visitare Varanasi in qualunque periodo dell’anno, ma il periodo migliore è tra ottobre e marzo. In questo periodo le temperature di giorno sono abbastanza gradevoli, anche se la mattina presto e la sera potrebbe fare fresco, ma con un giubbotto e una maglia risolverete il problema. La scelta di questo periodo, però, non è legata solamente a fattori climatici. Infatti, è in questo lasso di tempo che si tengono le più importanti e pittoresche feste. Tra queste Il Dussehra ed il Bharat Milap, il Diwali e il Festival del Ganga.

Se invece decideste di vedere Varanasi nel periodo estivo, potreste avere problemi con il monsone che colpisce violentemente la zona. Questo significa temperature molto elevate e zanzare, piogge e persino lo straripamento del Gange.

Santoni di Varanasi
Santoni di Varanasi

Come arrivare a Varanasi

Varanasi si trova nello stato dell’Uttar Pradesh, a circa 780 chilometri a sud-est della capitale Delhi. La si può raggiungere in treno, acquistando i biglietti su questo sito; il prezzo non è molto elevato, circa 30 euro, ma la durata del viaggio è di circa 8 ore.

Ovviamente il modo più rapido e comodo è sicuramente l’aereo. Noi abbiamo raggiunto la nostra destinazione in un’ora e mezzo pagando la modica cifra di 45 euro con la compagnia GoFirst.

Cosa vedere a Varanasi
I ghat di Varanasi

Dove dormire a Varanasi

Qualcuno consiglia di cercare una sistemazione nei pressi dei ghat per poter meglio apprezzare il soggiorno, ma sinceramente noi abbiamo preferito cercare un posto un pò defilato. Stiamo parlando di una città caotica, quindi dormire nel centro significa dover tollerare rumore, clacson e confusione.

Per questo motivo abbiamo chiesto a Prem Viaggi, l’agenzia che ha organizzato il nostro viaggio, di scegliere per noi un hotel che fosse vicinissimo a Varanasi ma lontano dal caos. L’alloggio in cui abbiamo pernottato è il Taj Gange, un hotel molto comodo e confortevole, dove ci siamo trovati davvero benissimo, anche se la distanza dalla città era minima.

Sicuramente non è stata la soluzione più economica, ma se volete concedervi un pò di lusso questa è sicuramente l’occasione migliore.

Varanasi
Varanasi

Varanasi è pericolosa?

Tutto si può dire di Varanasi, ma non che sia pericolosa. E’ caotica e sporca, il traffico è spaventoso. Camminando sulla strada principale per arrivare al Gange bisogna avere quattro occhi e quattro orecchie perchè si fa presto ad essere travolti da un rickshaw o da un motorino; ma anche mentre ci muovevamo attraverso questa incredibile confusione non abbiamo mai avuto paura.

E’ vero che eravamo accompagnati dalla nostra guida, ma lui stesso era molto tranquillo; non ci ha mai fatto raccomandazioni particolari riguardo alla sicurezza. Come sempre, però, è bene usare il buon senso e non portare con sè dei valori o l’originale del passaporto perchè non si sa mai.

Il rito Ganga Aarti
Il rito Ganga Aarti

Cosa vedere a Varanasi

Varanasi è una città enorme, visto che conta circa 3 milioni di abitanti; bisogna poi tenere conto delle migliaia di pellegrini che tutti gli anni vi si recano in visita, più moltissimi turisti. Qualcuno si ferma nella città solo per mezza giornata, visitando i ghat, che sono sicuramente l’attrazione principale della città.

Esiste però la parte interna, costituita da splendidi e suggestivi vicoli, che costituisce la parte più antica di Varanasi e che non può essere tralasciata. Ci sono poi i templi; alcuni di questi, purtroppo sono accessibili solo ai fedeli induisti, ma vale la pena di dare un’occhiata almeno dall’esterno.

Per questo motivo, mi sento di darvi almeno due consigli: il primo è di fermarvi a Varanasi almeno due giorni, l’altro è di vedere la città accompagnati da una guida. Da soli, non sareste in grado di apprezzare adeguatamente la bellezza e il fascino di questa città.

Barche
Barche

Le cremazioni

In quanto città sacra, Varanasi è il luogo dove qualunque induista vorrebbe essere cremato. Molti si recano nella città indiana per attendere la morte e la cremazione; ma, contrariamente a quanto si possa pensare, questa viene effettuata pubblicamente e dai parenti del defunto. E’ la famiglia che paga la tassa per accedere al ghat delle cremazioni, che acquista la legna e che si occupa di bruciare il cadavere.

Il corpo viene innanzitutto bagnato nelle acque del sacro fiume Gange, per essere purificato; poi viene dato alle fiamme. Una volta che la cremazione è finita, un osso viene “restituito” al Gange. In questo modo, il ciclo della reincarnazione (Saṃsāra) viene interrotto e il defunto è per sempre libero.

Sono due i ghat dove cadaveri vengono bruciati: il Manikarnika Ghat (chiamato anche Burning Ghat) e il Harishchandra Ghat. Il primo è quello più grande e più attivo, perchè è considerato il più propizio; circa 30.000 persone cadaveri vengono bruciati in un anno. Noi lo abbiamo visto dalla barca, ma ci hanno chiesto di fare foto solo finchè eravamo ad una certa distanza per una forma di rispetto nei confronti delle famiglia. Cosa che ho trovato assolutamente giusta, visto che si tratta comunque di una situazione di dolore e di sofferenza.

Alle spalle di questo ghat, passandoci a piedi, potrete vedere delle bilance verdi e delle enormi cataste di legna; è qui che le famiglie acquistano il materiale per la cremazione. Un tempo, il legno più usato era il sandalo, perchè era considerato il migliore per questo scopo; ma i prezzi sono talmente saliti che sono solo poche le persone che possono ancora permetterselo.

Cremazioni
Cremazioni

I ghat

I ghat sono delle scalinate che scendono direttamente nel Gange. E’ qui che potete vedere la spiritualità di Varanasi ed è qui che si concentrerà la vostra visita per la maggior parte. Ce ne sono ben 88 e riuscire a vederli tutti sarebbe il top. Ma ce ne sono alcuni che sono imperdibili.

Oltre ai due che vi ho menzionato a proposito delle cremazioni, c’è il Dashashwamedt Ghat, quello da dove partono le barche per le escursioni sul fiume. Di solito, ci sono un sacco di barcaioli pronti a offrirvi i loro servigi, talvolta diventano quasi fastidiosi con la loro insistenza. E’ qui che la sera si svolge la cerimonia del Ganga Aarti.

L’Assi Ghat non ha un particolare fascino per chi visita la città di Varanasi, ma ha una grande importanza per gli induisti; è qui che i due fiumi Gange e Assi si incontrano ed è in questa area che è conservato il lingam (simbolo fallico) di Shiva. E’ l’ultimo ghat dalla parte sud ed è qui che si può ammirare al meglio lo spettacolo dell’alba.

A me è piaciuto soprattutto lo Scindias Ghat, dove si trova un tempio dedicato a Shiva che è inclinato su un lato e in parte coperto dalle acque.

Cosa vedere a Varanasi
Vendita di legna per le cremazioni

Vedere i sadhu di Varanasi

Sadhu a Varanasi
Sadhu a Varanasi

Una delle cose che mi hanno attratto maggiormente a Varanasi sono i sadhu. Vengono anche chiamati santoni o baba. Normalmente essi sono vestiti in maniera molto succinta, a volte indossano solo una specie di pannolone che copre le loro parti intime. Vantano delle barbe incredibili, lunghe e incolte. Spesso hanno la faccia dipinta e capelli lunghi. L’impressione generale che danno è di sporco, ma sono delle figure molto pittoresche.

Per quello che ne so, essi sono degli asceti che hanno rinunciato ad ogni tipo di beni materiali per dedicarsi esclusivamente alla vita spirituale. Di solito li si vede davanti ai templi, assorti nella meditazione o più spesso a chiedere elemosina ai passanti. Non cercate di fotografarli perchè si infastidiscono, ma se date loro qualche spicciolo saranno prontissimi a mettersi in posa per loro.

Ne avevamo già visti in altre zone dell’India, ma anche in Nepal; ma la concentrazione di sadhu presente a Varanasi è veramente sorprendente, ho speso un piccolo capitale per fotografarli 🙂

Avevo letto da qualche parte che a Varanasi si possono vedere i sadhu neri; i loro (pochi) abiti sono di colore scuro e sono spesso sporchi di cenere. Si dice che essi frughino nei resti delle cremazioni alla ricerca di pezzi di carne da mangiare. Quando ho chiesto informazioni alla nostra guida, ha smentito drasticamente questa orribile abitudine, anche se ha confermato l’esistenza di questi personaggi. Purtroppo, non siamo riusciti a vederne!

Vedere la Ganga Aarti di Varanasi

Si tratta della puja serale, cioè un rito tipicamente induista; si svolge tutte le sere al tramonto, quindi intorno alle 17.30 d’inverno e alle 18.30 l’estate. Si tratta di una forma di preghiera per onorare il Gange; non dimentichiamo che gli induisti sono anche animisti e pertanto adorano anche gli esseri inanimati, per esempio gli alberi, o in questo caso il fiume.

La cerimonia si svolge su vari ghat in contemporanea; ma la maggior parte delle persone si raduna intorno al Dashashwamedt Ghat. Qui alcuni pandit (delle specie di sacerdoti) celebrano un rito davvero molto suggestivo, si muovono sinuosamente al ritmo delle campane che suonano, roteando delle lampade infuocate.

Se decidete di assistere alla cerimonia da terra, fate in modo da trovarvi sul posto con largo anticipo; in caso contrario non troverete posto, visto che le persone che assistono al rito sono davvero tante. Oppure potete assistere dalla barca, come abbiamo fatto noi. Di barche ce n’erano tantissime, talmente tante che eravamo tutti incastrati. La cosa divertente è che c’era un certo numero di ragazzi che saltellavano da una barca all’altra offrendo caffè, tea e snack a pagamento, sembrava quasi fossimo al cinema.

Mentre i locali cantavano e battevano le mani al ritmo della musica, abbiamo visto un sacco di lumini accesi che galleggiavano sull’acqua, una forma di offerta alla Dea Madre Ganga. E per le barche che erano più lontane dalla riva, esiste uno schermo gigante che mostra lo svolgimento del rito passo per passo. Quando si dice unire il sacro al profano!

Varanasi
Varanasi

Vedere Varanasi all’alba dalla barca

Vedere Varanasi all’alba è pura poesia. La città cambia totalmente aspetto, le strade sono semideserte e i negozi sono chiusi. Si vedono solo dei mendicanti che dormono sul bordo della strada e qualche cane che gironzola alla ricerca di cibo. In più, tutto è avvolto da una luce dorata e tenue.

Abbiamo raggiunto i ghat senza nessun problema e ci siamo imbarcati per la nostra escursione. Anche le barche non erano molte, ma le scalinate erano già brulicanti di vita, piene di fedeli che si immergevano nelle acque per purificarsi. Questa abitudine, per noi europei, è assolutamente incomprensibile; intanto, il Gange è uno dei fiumi più inquinati del mondo, quindi queste abluzioni possono non essere tanto sicure. La seconda ragione è che il fiume è abbastanza profondo e la maggior parte delle persone che si immergono non sanno nuotare. Ne abbiamo visti un paio scivolare sulla viscida pavimentazione dei ghat e rischiare di affogare.

Ma loro sembrano non preoccuparsi nè del freddo nè del pericolo e continuano ad effettuare le loro abluzioni come niente fosse.

Il centro di Varanasi
Il centro di Varanasi

I templi di Varanasi

Sono due i principali templi da vedere a Varanasi. Il più famoso è sicuramente il Kashi Vishwanath, chiamato familiarmente Golden Temple a causa della cupola dorata che lo contraddistingue. Dedicato a Shiva, esso contiene uno dei lingam del dio, cioè una statua a forma di fallo.

Il tempio può essere visitato dai fedeli induisti, ma anche dai turisti per i quali esiste un ingresso dedicato. Qui, sarete controllati fino al più piccolo dettaglio e vi chiederanno il passaporto per poter entrare. Sfortunatamente, non è possibile portare nulla all’interno, men che meno macchine fotografiche o cellulari. Di conseguenza non ho foto di questo tempo da mostrarvi.

Il Golden Temple si trova proprio nel mezzo degli stretti vicoli di Varanasi. In un certo senso, questo è un pò un problema perchè le stradine sono intasate dalla folla di fedeli che si recano al tempio e bisogna sgomitare per farsi strada.

Un altro tempio piuttosto famoso è il Durgā Temple. Lo trovate a circa un chilometro di distanza dall’Assi Ghat e non potete non notarlo, visto il colore rosso vivo. Per gli induisti, il tempio è molto importante perchè ospita una statua della dea Kushmanda, quarta incarnazione di Durgā. E’ anche conosciuto come tempio delle scimmie a causa della presenza di moltissimi animali di questo tipo.

Tempio crollato
Tempio crollato sullo Scindias Ghat

Passeggiare nei vicoli di Varanasi

E poi dovete assolutamente perdervi per le viuzze di Varanasi, quelle che stanno alle spalle dei ghat e che li congiungono con la via principale. Ogni passo è una continua sorpresa, qui vedrete scene di vita quotidiana che per noi sono assolutamente insolite. Troverete negozietti di ogni tipo, così come ristorantini che offrono street food (che onestamente non mi facevano nessuna voglia, a causa della dubbia pulizia).

Cosa vedere a Varanasi
Street food a Varanasi

Cosa vedere nei dintorni di Varanasi

Se vi avanza ancora un pò di tempo, c’è un altro sito che dovreste visitare nei dintorni di Varanasi. La visita non richiederà più di un paio d’ore, ma vale davvero la pena di andarci.

Il sito archeologico di Sarnath e il Museo

Sito archeologico di Sarnath
Sito archeologico di Sarnath

Il sito si trova a breve distanza da Varanasi, circa 12 chilometri. E’ un luogo di grande importanza per i buddhisti, oltre a Lumbini, il luogo dove Buddha sarebbe nato, e Bodhgaya, dove avrebbe ricevuto l’illuminazione. Qui, infatti, egli tenne il suo primo discorso dopo l’illuminazione.

Dopo aver passeggiato nel parco, ammirando le rovine e il Dhamek Stupa, fate un salto al museo, perchè è davvero molto interessante


32 Comments to Cosa vedere a Varanasi

  1. La Kry ha detto:

    Ci sono davvero molti posti in India che vorrei vedere ma ammetto che Varanasi non è mai stato tra questi perchè ho sempre avuto l’impressione (e voi me lo confermate) che sia oltremodo affollata. Nonostante ciò la vostra narrazione mi ha affascinata e non dico che mi abbia fatto cambiare idea ma diciamo che potrei almeno rifletterci seriamente!

    • Teresa ha detto:

      E allora riflettici, perchè malgrado la folla è sicuramente uno dei posti più emozionanti tra quelli che abbiamo visto in India.

  2. Marina ha detto:

    Ho visitato Varanasi vedendo l’alba dal fiume e le cremazioni abbastanza da vicino di sera. È stata un’esperienza dura, perchè solo poche settimane prima avevo assistito alla cremazione di una persona cara. L’India è il paese del troppo: troppi rumori, troppi colori, troppi odori, troppe persone, può affascinare o respingere.

    • Teresa ha detto:

      Sono d’accordo con te, c’è chi non sopporta l’India e chi se ne lascia sedurre. Ma si può sempre cambiare idea, come è successo a me!

  3. Bru ha detto:

    Teresa mi è piaciuto tantissimo questo articolo su Varanasi, un luogo unico e incredibile che penso sia assolutamente da vedere durante un viaggio in india

  4. Paola ha detto:

    L’India deve essere qualcosa che ti sconvolge l’anima! Penso da anni che vorrei tanto visitarla, ma sono un po’ bloccata dalla paura di non riuscire a gestire e organizzare!

    • Teresa ha detto:

      Se dai un’occhiata agli altri commenti, vedrai che non sei l’unica ad essere spaventata dall’India! Ma ti garantisco che non è così terribile!

  5. Sara - Slovely.eu ha detto:

    Mi ha affascinato molto il tuo racconto perché Varanasi è una città davvero di quelle toste ed ero curiosa di leggere le vostre impressioni. Ancora non so se sarei in grado di sopportarla, però sicuramente è un’esperienza unica.

    • Teresa ha detto:

      Anche io non sapevo bene che tipo di reazione avrei avuto di fronte a Varanasi, ma hai letto che è andato tutto bene e mi è piaciuta moltissimo!

  6. Cristina ha detto:

    Fare un viaggio in India deve essere una esperienza veramente particolare, piena di misticismo e spiritualità! Chissà un giorno andremo anche noi in questo luogo, intanto grazie per tutte le informazioni.

  7. Tamara ha detto:

    Son sincera, non amo i posti troppo caotici ma soprattutto sporchi quindi non so se avrei mai il “coraggio” di visitare una città come questa! L’unica cosa che mi spingerebbe a farlo è la sua aura mistica che la circonda e che stuzzica la mia curiosità

    • Teresa ha detto:

      E’ vero, Varanasi è la città più sporca e caotica che io abbia visto in India, ma ha un fascino al quale non puoi sfuggire!

  8. Eliana ha detto:

    Varanasi per me è un odi et amo perché se da una parte sono molto curiosa di visitarla e di comprendere meglio che cos’è il misticismo per questo popolo, dall’altra il pensiero delle abluzioni e della sporcizia mette a dura prova la mia ipocondria.

    • Teresa ha detto:

      Io ero molto titubante, non sapevo che reazione avrei potuto avere fi fronte a questa città tanto discussa; ma la curiosità ha prevalso e sono lieta di esserci andata!

  9. Paola ha detto:

    Ho sempre immaginato Varanasi in un’aura di spiritualità intensa e trasporto religioso, tale da farti dimenticare il decadimento dei suoi vicoli e la povertà dei suoi abitanti. Deve essere stata un’esperienza forte ed emozionante. Mi piacerebbe molto provarla.

    • Teresa ha detto:

      Forte ed emozionate: sono gli aggettivi giusti per descrivere Varanasi e le tradizioni che la caratterizzano. Comunque l’ho amata molto, ci tornerei subito!

  10. Sara Bontempi ha detto:

    Come sempre i vostri racconti e le vostre foto sono incredibili, mi portano in posti che ancora non ho visitato!

  11. Veronica ha detto:

    Un viaggio quasi spirituale alla scoperta di riti lontani dalla nostra cultura ma che sicuramente aprono la mente.

    • Teresa ha detto:

      Hai descritto perfettamente la situazione, l’India è un viaggio culturale e spirituale, che ti arricchisce moltissimo!

  12. Una città affascinante, anche se in maniera insolita. Il rapporto che c’è tra questo luogo e la morte fa riflettere e fa pensare che per certe culture è da intendere come un passaggio, e non necessariamente come una cosa negativa. Un punto di vista al quale non siamo abituate ma su cui riflettere.

    • Teresa ha detto:

      In effetti, Varanasi e la concezione della morte fanno riflettere; soprattutto ti rendono consapevoli della profonda diversità culturale tra oriente e occidente!

  13. Antonella ha detto:

    Che dire? Sono senza parole per le bellezza e la profondità di questi riti che tu hai descritto benissimo. Mi piace sempre di più l’idea dell’India e poi che foto bellissime !

  14. Una mia amica Si trova li proprio ora e come te descrive questo posto come emozionante a livelli esponenziali. Mi aveva proposto di accompagnarla ma come sempre per gli impegni di mia figlia, scolastici e non, ho dovuto rifiutare.

    • Teresa ha detto:

      Un peccato, perchè sono sicura che ti sarebbe piaciuta moltissimo!

      • Indubbiamente, anche se sono più per l’occidente. Spesso non condivido modi di vivere o addirittura di trattare gli animali di alcune zone dell’est, e le evito proprio per non “intossicarmi”. Ciò non toglie che vadano visitate con il rispetto che meritano

        • Teresa ha detto:

          Io rispetto il tuo punto di vista, ma sono troppo curiosa di vedere tutte queste cose così diverse da quelle a cui siamo abituati noi!

  15. Libera ha detto:

    Ma che meraviglia la vostra esperienza a Varanasi e quanto misticismo ! Deve essere stato davvero incredibile il vostro viaggio in India.

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