Guidare in India: ecco perchè non farlo

Guidare in india

Guidare in India è una sfida non da poco anche per il più provetto dei guidatori! Lo stato delle autostrade che abbiamo percorso è in generale abbastanza buono, ma le difficoltà che si incontrano sono davvero tante!

Questo è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di non noleggiare un’auto, come facciamo spesso nei nostri viaggi; abbiamo invece preferito affidarci ad un tour operator locale, Prem Viaggi, che ha organizzato i nostri spostamenti, con una macchina privata ed un driver superbo.

Guidare in india
In tre in motorino… senza casco!

L’itinerario, invece, è stato elaborato con l’aiuto di una bravissima travel designer, Susindia, che ci ha aiutato e definire le tappe e le visite del nostro viaggio.

Ma perchè guidare in india è così difficile? Vediamo tutte le situazioni che potreste dover affrontare.

Il traffico

Ricordatevi che l’India è uno degli stati più popolati del mondo: ci sono oltre 1.300.000.000 abitanti in totale.

Ovviamente non tutti posseggono una macchina, ma il numero di veicoli che transitano sulle strade urbane e sulle autostrade della nazione è veramente pauroso.

Guidare in India
Mucche sulla strada

Parliamo di auto, di moto, di tuc tuc e di altri mezzi di trasporto che non siamo abituati a vedere: in alcune zone del Rajasthan abbiamo visto moltissimi carri tirati dai dromedari o dagli asinelli, e non solo sulle strade all’interno dei villaggi, ma anche sulle autostrade.

Districarsi in questa maree di veicoli richiede riflessi prontissimi, abilità nella guida, freni efficientissimi e soprattutto abitudine a certe situazioni.

Guidare in India: guida a sinistra (forse)

In India, come in tutti i paesi che hanno subito la dominazione britannica, la guida è a sinistra.

Il veicolo deve occupare la corsia di sinistra e sorpassare gli altri veicoli da destra.

Trasporto pesante
Trasporto pesante

Ma questa è pura teoria! In realtà ognuno dei veicoli occupa la corsia che più gli fa comodo al momento.

Nei tratti di autostrada a tre corsie ne abbiamo viste davvero delle belle! Sorpassi a destra, a sinistra… un caos incredibile. Ognuno procede come meglio crede!

Molti veicoli procedevano tranquillamente sulla corsia di emergenza; qualcuno effettuava delle incredibili inversioni a U; molti sostavano al bordo della strada per fare la pipì!

Ci siamo fatti un sacco di risate a vedere gruppi di 3/4 uomini in piedi sul ciglio della strada a svuotare la vescica senza alcun ritegno; sembra che in india questo sia assolutamente normale!

Gregge di capre
Gregge di capre

E infine, abbiamo spesso incrociato dei veicoli che procedevano in contromano. Per fortuna mai camion o pullman; ma tantissime moto e molti tuc tuc.

Gianni, che era seduto al posto davanti per poter meglio fare le foto, ha confessato di aver vissuto alcune situazioni con un certo disagio; ma come dicevo, l’ottimo Praveen (il nostro autista) si sbrogliava tranquillamente in tutte le situazioni più assurde!

Uso del clacson

L’uso sfrenato del clacson, sulle strade dell’India, è la norma.

Questo succede sia nelle strade all’interno delle città che sulle autostrade. Del resto, considerata la situazione il clacson è lo strumento a cui ci si affida per segnalare la propria presenza.

Guidare in India
Blow Horn

Si usa per avvertire il veicolo davanti che si è in fase di sorpasso (a destra o a sinistra, non importa); si usa anche per sollecitare le altre macchine a togliersi di mezzo o ad accelerare; e si utilizza anche per bloccare i pedoni incauti che stanno per attraversare.

Pensate che la maggior parte dei camion e degli autobus, sulla parte posteriore, hanno la scritta “Horn please” o “Blow horn”; entrambe significano “suona il clacson, per favore”.

Tra l’altro, molti camion sono dotati di clacson “creativi”: non il solito “beep” che ci si può aspettare, ma musichette personalizzate!

Infine, il clacson è uno strumento utilissimo quando si incrociano animali sulle strade.

Guidare in India: animali in autostrada

Si, avete letto bene: animali in autostrada! Ce ne sono tantissimi e di tanti tipi, ma soprattutto mucche.

Camion in autostrada
Camion e motorini in autostrada

Io sapevo che in India le mucche sono sacre, ma non avrei mai pensato di vederne tante: sono libere e scorazzano dappertutto, indisturbate.

Intanto, siamo rimasti esterrefatti a vedere alcune mucche adagiate sullo spartitraffico; sempre più sbalorditi a vederle camminare tranquillamente lungo le corsie dell’autostrada, oppure ferme al centro della carreggiata.

Se dopo due o tre colpi di clacson la mucca non si muove, l’automobilista è costretto ad “aggirarla”.

Ma le mucche non sono le uniche frequentatrici delle autostrade indiane.

Abbiamo incontrato un sacco di cani; mamme con i loro cuccioli che attraversavano all’ultimo momento, rischiando di farsi investire.

E poi pastori che portavano le loro mandrie di pecore o capre da una parte all’altra dell’autostrada. Se il numero di capi era numeroso, il traffico doveva per forza arrestarsi e lì si scatenava un concerto di clacson da non dirvi.

Cavallo
Motorino e cavallo

Il top è stata la volta in cui stavamo andando da Delhi ad Agra: all’improvviso abbiamo visto un gigantesco maiale che correva nella nostra direzione rincorso da tre o quattro persone, tutti rigorosamente in contromano.

Ai nostri commenti stupiti, il driver ci ha spiegato che era un maiale fuggito da qualche fattoria e che i padroni stavano cercando di riprenderlo. come se fosse una cosa assolutamente normale.

Caselli autostradali

La maggior parte dei caselli autostradali è dotato di telepass; quindi la sosta per attraversarlo era veramente breve, praticamente la stessa cosa a cui siamo abituati in Italia.

Alcune volte, invece, il telepass non funzionava; il che significava che il casellante doveva venire fuori con una macchinetta in mano, la avvicinava al parabrezza dell’auto e solo allora la sbarra si alzava.

Mucche in autostrada
Mucche in autostrada

In altri casi, niente telepass del tutto, occorreva pagare in contenti per poter passare.

E infine, la cosa sbalorditiva è stata la volta in cui abbiamo visto un uomo seduto accanto alla sbarra, avvolto in una coperta. Non avevo idea di chi fosse e perchè fosse lì, inizialmente lo avevo scambiato per un mendicante.

Non vi dico quanto ho riso quando ho capito che era l’addetto alla sbarra: dal momento che era rotta, il suo compito era quello di tirarla su quando una macchina doveva passare dopo aver pagato!

In un paio di occasioni, abbiamo visto alcune auto e camion imboccare una stradina non asfaltata poco prima del casello; sono sbucate poco dopo il casello stesso! In sostanza lo avevano aggirato per non pagare il pedaggio!

Guidare in india
Elefante nel traffico

Conclusioni

Tutti gli episodi che vi ho raccontato dimostrano chiaramente che pochi di noi europei sono pronti a guidare in India, visto che il loro modo di farlo esula completamente dalle nostre abitudini.

Ma devo anche dire che tutto quello che abbiamo visto è stato assolutamente affascinante! Anche i tratti di strada più noiosi diventavano eccitanti e divertenti proprio per le cose strane che vedevamo.

In fondo, anche questa è quella che chiamano “Incredible India“; e per citare le parole di Praveen l’autista “In India, everything is possible” (in India tutto è possibile)!

Guidare in India con la patente internazionale

In ogni caso, se proprio vi sentite talmente audaci da voler sfidare la sorte e guidare da soli il vostro veicolo sulle strade dell’India, ricordatevi di munirvi di patente internazionale.

Anche se i controlli sembrano essere praticamente inesistenti (non siamo mai stati fermati durante il nostro tour), è bene essere attrezzati per ogni evenienza. La patente internazionale va richiesta in Italia, il costo si aggira sugli 80 euro se vi organizzate da soli, oppure 100 euro se vi rivolgete ad una agenzia di pratiche automobilistiche.

La durata è di due anni e quindi potrebbe comunque tornarvi utile per altri eventuali viaggi!


6 Commenti A Guidare in India: ecco perchè non farlo

  1. Dario ha detto:

    Siamo stati in India dal 15 febbraio al 6 marzo 2020 per un viaggio nell’India del sud. A Bangalore abbiamo noleggiato un’automobile che qui chiamano “self drive car” ed è stata un’esperienza bellissima.Prima di prendere questa decisione ci siamo poste mille domande sopratutto perchè tutti c’è lo sconsigliavano ma nessuno di questi aveva mai guidato in India.Per raccontare tutte le mie impressioni ci vorebbe una pagina intera ma solamente guidando ci si rende conto che gli Indiani alla guida sono bravi e molto prudenti. Vi raccondo la mia esperienza delle inversioni ad “U” che in India sono pure segnalate dai cartelli stradali. Nel fare l’inversione mi son meravigliato della cortesia dei guidatori che tutti si fermano per farti passare. E dopo un poco capirete anche l’uso del clacson. Su 2200 km percorsi mai visto un incidente. Complimenti alla bravura e gentilezza dei guidatori Indiani

    • Teresa ha detto:

      Non so se nella zona che hai visitato tu il traffico è uguale a quello del Rajasthan; posso solo dirti che mio marito, che pure guida per lavoro, è rimasto sconvolto dalle manovre assurde che ha visto in India. Ma come dici tu, è rimasto sorpreso dall’abilità dei guidatori indiani. Per citare le sue testuali parole”Sono dei guidatori fantastici, ma se guidassero così in italia, finirebbero in galera”! 🙂

    • Daria ha detto:

      Quindi è fattibile. Ho guidato a sinistra in Galles, Cotswolds, Cornovaglia, Sudafrica, Thailandia. Solo che son rimasta shokkata a Il Cairo che non ho guidato perché lo consigliavano e in effetti guidare era impossibile, troppo caos, animali x strada, il mio driver che andava contromano, ma andavano tutti piano e pian piano passavano tutti. Sull’india leggo le stesse cose…

      • Teresa ha detto:

        Tutto è fattibile, ma se una vacanza deve trasformarsi in una battaglia meglio di no. Anche perchè il costo di una macchina con driver in India è davvero contenuto!

  2. Bonato candida ha detto:

    Tutto ciò che racconti in india è la normalità,un po come Napoli 2o/30 anni fa solo che mancavano le mucche. Oggi il traffico è cambiato ci sono molte macchine nuove, 30/40 c’erano solo rottami d9ve usciva dal tubo di scappamento benzina pura e andare in giro per la città era un inferno, si tornava in hotel con il viso nero sembrava che fossimo uscite da una miniera di carbone. Lo smog esiste ancora ovviamente sotto questo profilo non è cambiato molto. Comunche l’india è incredible.

    • Teresa ha detto:

      Sono d’accordo con te, l’India è incredibile sotto i punti di vista, ma sicuramente è un paese incantevole che ti conquista!

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