Cosa vedere a Kanchipuram in un giorno

Cosa vedere a Kanchipuram

Vedere Kanchipuram è stata una delle esperienze più belle del nostro viaggio in India del Sud. Questa splendida città del Tamil Nadu non è ancora molto conosciuta dal turismo internazionale, per questo motivo conserva ancora un aspetto autentico e genuino, con le sue tradizioni religiose e culturali.

Viene chiamata “la città dei mille templi“; non per niente è una delle sette città sacre dell’India, come Varanasi. Di conseguenza a Kanchipuram potrete vedere moltissimi pellegrini (alcuni vestiti in modo molto suggestivo) che visitano i templi. Per me, gli stessi fedeli costituiscono una vera e proprio attrazione, per il loro abbigliamento e la devozione che dimostrano durante il loro pellegrinaggio.

Ognuna delle città sacre è dedicata ad una divinità dell’induismo; Kanchipuram è devota a Parvati (la moglie di Shiva). I meravigliosi templi risalgono alla dinastia Pallava, ma è stata la dinastia successiva, quella dei Vijayanagara a rendere la città così importante nel panorama culturale e religioso del paese.

Come arrivare a Kanchipuram

Cosa vedere a Kanchipuram
Sri Ekambaranatha Temple. Colonnato

Kanchipuram (comunemente chiamata Kanchi) dista circa 70 chilometri dalla capitale dello stato Chennai e 66 da Mamallapuram. Quindi, potete comunemente raggiungere la città sacra da uno di questi centri urbani.

La scelta migliore è, ancora una volta, quella di avere un driver; vi farà risparmiare un sacco di tempo soprattutto all’interno della città, quando dovrete spostarvi da un tempio all’altro, soprattutto considerando che il traffico è estremamente intenso e caotico.

Se decidete di muovervi con i mezzi pubblici, da Chennai potrete usufruire sia degli autobus che del treno. Entrambe le soluzioni sono molto economiche, visto che il costo del biglietto è di circa 50 centesimi. Anche la frequenza delle partenze è ottimale, visto che troverete treni e autobus in abbondanza, ogni 20/30 minuti all’incirca. Per prenotare i biglietti e vedere gli orari dei treni potete consultare questo sito. Questo invece è il sito da consultare se intendete viaggiare in autobus.

Se partite da Mamallapuram avete soltanto l’opzione dell’autobus. Il prezzo è sempre molto basso e le corse sono molto frequenti. Non esiste un sito per informarsi sugli orari, quindi vi toccherà andare direttamente alla stazione degli autobus.

Dove dormire a Kanchipuram

Fedeli al Tempio Sri Ekambaranatha
Fedeli al Tempio Sri Ekambaranatha

Prima di parlare di alloggi, sarebbe bene capire se intendete dedicare due giorni alla visita di Kanchipuram (e quindi vedere più templi), oppure soltanto uno visitando solo quelli più importanti. Tutto dipende dal tempo che avete, noi abbiamo dovuto optare per la seconda soluzione visto che non avevamo molti giorni a disposizione. Di conseguenza abbiamo soggiornato a Mamallapuram, al Radisson Blu Temple Bay e raggiunto Kanchi da lì.

Ma se la vostra scelta è di dormire almeno una notte nella città dei mille templi, non preoccupatevi. Le soluzioni sono tantissime! Il prezzo degli hotel è un pò più caro che in altre città, visto che sono presi d’assalto da gruppi di pellegrini locali ma anche da uomini d’affari e commercianti. Il mio consiglio è di spendere qualcosa in più perchè alcune sistemazioni offrono degli standard di servizi e soprattutto di pulizia piuttosto bassi; meglio pagare un prezzo più alto ma dormire in un letto comodo e pulito, senza ospiti indesiderati nei bagni.

Cosa vedere a Kanchipuram

Ingresso al Tempio Sri Ekambaranatha

Cosa vedere a Kanchipuram

L’attrazione principale di Kanchipuram sono senza dubbio i suoi innumerevoli templi. Non sono effettivamente mille, sono sei i più grandi, e cioè il Kamakshi Amman Temple, il Varadaraja Temple, il Kailasanathar Temple, l’Ekambaranatha Temple, il Kachapeshwarar Temple, il Vaikunda Perumal Temple. A questi bisogna aggiungere alcuni templi minori.

Sarebbe bello poterli visitare tutti, ma per farlo ci vorrebbe almeno una settimana, anche perchè i templi non sono aperti tutti il giorno, solitamente hanno un periodo di chiusura che va dalle 12 alle 16 (e vi posso garantire che sono molto rigorosi, una volta che scatta l’orario nessuno è più ammesso nei templi). Tenete conto di questo nel pianificare la vostra visita. Secondo me è sufficiente anche solo la visita ai tre templi principali e più rappresentativi (quelli di cui vi parlerò tra un attimo) per capire lo spirito di Kanchipuram.

L’ingresso ai templi è praticamente gratuito, è necessario pagare pochi spiccioli per poter accedere con la macchina fotografica, per il cellulare invece non ho pagato nulla. Durante la visita, potreste incontrare delle zone interdette ai non induisti, di solito quelle che vengono considerate come il cuore del tempio stesso.

Infine, per quanto riguarda l’abbigliamento, non potete entrare con gonne o pantaloncini troppo corti, canottiere o abiti smanicati. Come sempre, prima di accedere ai templi, dovrete togliere le scarpe e girare in calzini. Qualcuno consiglia di usare le ciabatte, così sarà meno trafficoso mettere e togliere le calzature; a me non piace girare a piedi scalzi così preferisco avere su i calzini, poi alla fine del tour tolgo quelli sporchi e ne metto su un paio puliti.

Fedeli in processione
Fedeli in processione

Tempio di Kailasanathar

Tempio di Kailashnath

Tempio di Kailashnath

Si tratta del tempio più antico della città, visto che la sua costruzione ebbe luogo negli anni tra il 685 e il 705 d.C. Il suo nome, letteralmente, significa “Signore della Montagna Cosmica” e fu il primo ad essere costruito in arenaria, come successe per tutti i templi che seguirono. Esso è dedicato a Shiva nelle sue varie apparizioni.

Un muro racchiude un ampio cortile, al centro del quale sorge il tempio principale, dove possono accedere solo i fedeli induisti. Sul perimetro dell’edificio principale vedrete delle nicchie, 9 per la precisione, dove Shiva è raffigurato in varie posizioni. Anche il muro di cinta, nella parte interna, presenta delle nicchie. In alcune di esse è ancora possibile vedere dei resti di antichi affreschi (che ovviamente ritraggono Shiva).

Oltre che per motivi religiosi, sembra che il tempio servisse ai regnanti Pallava come rifugio in tempo di guerra. Infatti, esisterebbe un tunnel sotterraneo che veniva utilizzato come via di fuga. Il tempio è sotto la tutela del Archaeological Survey of India.

Potete visitare il tempio dalle 6:00 alle 12:00 del mattino, e poi dalle 16:00 alle 19:00. La Aarti, cioè la preghiera, si tiene due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio.

Cosa vedere a Kanchipuram: Kamakshi Amman Temple

Tempio di Kailashnath
Tempio di Kailashnath

Il tempio è dedicato a Kamakshi, cioè una delle incarnazioni di Parvati, moglie di Shiva e simbolo di amore, fertilità e forza. Tra i tanti templi che potrete vedere a Kanchipuram, questo è l’unico a lei dedicato. Inoltre, insieme al tempio Meenakshi di Madurai, è il più importante tempio dove si adora Parvati in tutta l’India.

E’ uno dei 51 Shakti Peethas, santuari costruiti nei luoghi dove si crede siano caduti dal cielo parti del corpo degli dei. Il tempio risale al 7° secolo, quando fu eretto dai re Pallava; in seguito fu ampliato dai re Chola e Vijaynagar. A proposito di questo tempio circola una leggenda che racconta la devozione della Dea Kamakshi per Shiva; ella costruì una statua che lo raffigurava e la adorò per moltissimi anni all’ombra di un albero di mango. Intenerito dal suo atteggiamento, Shiva decise di sposarla.

Al centro di un ampio cortile, vedrete la parte centrale del tempio, che non è accessibile ai turisti. Qui è conservata una statua della dea in posizione yoga. Intorno, ci sono anche altre strutture, come un bellissimo stagno e un santuario per gli elefanti. Questi ultimi vengono utilizzati per eventi e festività particolari.

Sri Ekambaranatha Temple

Tempio di Kailashnath
Tempio di Kailashnath

E veniamo al tempio che a me è piaciuto di più, il più grande di tutti quelli che potrete vedere a Kanchipuram. Pensate che ricopre un’area di circa 20 acri ed è piuttosto labirintico, tanto che se non avessimo avuto la guida ci saremmo persi. La gopuram, cioè la torre di ingresso, misura 59 metri e potete vederla già da distante.

Dopo aver superato un portone d’ingresso massiccio, vi troverete ad affrontare un colonnato costituito da mille colonne. Non le abbiamo contate, ma sono davvero tantissime. Sul pavimento, vedrete dei fiori disegnati con il gesso (che probabilmente vengono continuamente ritoccati) che sono il simbolo della devozione dei fedeli. Da un lato, troverete un bellissimo laghetto.

Una volta entrati, vi troverete in un dedalo di corridoi piuttosto oscuri e affollati da fedeli; alcuni portano al cuore del tempio e altri portano ad un cortile centrale dove potrete vedere un gigantesco albero di mango. Sotto questo albero millenario, Parvati avrebbe pregato per espiare le proprie colpe prima che Shiva decidesse di sposarla.

Ai lati dei corridoi vedrete dei carri che a me hanno ricordato molto quelli che vengono usati nelle sfilate di Carnevale; essi vengono utilizzati per celebrare i numeri festival che si tengono nel tempio. Il più famoso è il Panguni, che si tiene a cavallo tra marzo e aprile.

La puja (preghiera), invece, si tiene quotidianamente. Siamo stati fortunati ad essere nel tempio durante il suo svolgimento; centinaia di fedeli si mettono in fila e sfilano in processione portando offerte e seguendo il sacerdote all’interno del cuore del tempio. Il tutto è reso molto suggestivo dal mantra che essi ripetono e dal suono delle campane che li accompagna.

Cosa vedere a Kanchipuram: la produzione della seta

Cartello pubblicitario di un negozio di sari
Cartello pubblicitario di un negozio di sari

Kanchipuram e le zone circostanti sono famose nel mondo per la produzione di bellissime sete che vengono utilizzate soprattutto per creare gli splendidi sari che le donne indiane indossano. Non c’è sposa indiana che non sogni di indossare un abito confezionato con le sete di Kanchi il giorno del proprio matrimonio.

Vedrete cartelli che pubblicizzano negozi di sete e sari praticamente dappertutto; ci saranno un sacco di baldi ragazzotti che si offriranno di portarvi in uno dei negozi dove potrete vedere la tessitura artigianale della seta e magari fare un pò di shopping. In effetti, vale la pena di fare un giro e anche di fare acquisti, magari anche semplicemente una sciarpa, perchè le stoffe sono di primissima qualità.

La maggior parte dei negozi sono concentrate in Gandhi Road, ce ne sono di piccolissime ma anche dei veri e propri department stores, a voi la scelta!



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20 Comments to Cosa vedere a Kanchipuram in un giorno

  1. Tamara ha detto:

    Non ho ben capito come si pronuncia ma si presenta davvero molto bene ed interessante…a me piace camminare scalza, ammetto anche in mezzo alla strada (da piccola lo facevo sempre vicino casa della nonna) quindi non avrei problemi nel farlo anche qui, alla fine non devo mica metterli in bocca, o sbaglio? 😂

  2. Libera ha detto:

    Anche con questa destinazione dell’India ci avete stupito, ormai è una continua scoperta. È come viaggiare insieme a voi.

  3. Veronica ha detto:

    Grazie ai vostri post sull’India sto scoprendo zone e città che non avevo mai sentito e che hanno una storia e cultura completamente diversa dalla nostra ma altrettanto affascinante.

  4. Cristina ha detto:

    Non siamo mai stati in India, perciò ho letto con piacere questo articolo che mi ha trasportato in questo luogo lontano. Insieme ai templi mi piacerebbe visitare anche i negozi di seta.

    • Teresa ha detto:

      Se visiterai i negozi di seta, lascia la carta di credito in hotel; è impossibile resistere a tanta bellezza!

  5. La Kry ha detto:

    I templi sembrano tutti incredibili e li vedrei molto volentieri ma da Gandhi road poi chi mi salva? Va a finire che porto a casa TUTTO!
    Comunque non sono solo le spose indiane a volere la seta di Kanchipuram perchè parteciperò ad un matrimonio a maggio dove la sposa, per il suo abito, si è fatta arrivare i tessuti proprio da lì!

  6. Sai non piacerebbe nemmeno a me camminare scalza laddove scalze entrano migliaia di persone. A livello igienico lo trovo insostenibile. Questa città dal nome così difficile da pronunciare è davvero un esplosione di colori e allegria, al di la dell’aurea mistica che gli aleggia intorno.

  7. ANTONELLA ha detto:

    Sto seguendo con molta passione questi tuoi post sull’India! La visita dei templi deve essere sicuramente molto suggestiva soprattutto nel momento della preghiera. Come sempre le tue foto sono magnifiche soprattutto la prima, quella della persona anziana nel colonnato

    • Teresa ha detto:

      Grazie, fare delle belle foto a questi soggetti è veramente molto facile, anche per chi non è molto esperto di fotografia come me!

  8. Con questo articoli mi stai facendo conoscere tanti posti dell’India: non solo non ci sono mai stata, ma in molti casi non li avevo mai sentiti nominare. Come sempre poi apprezzo molto anche i tuoi consigli su cosa comprare e dove!

  9. Eliana ha detto:

    Mi stai facendo letteralmente sognare l’India! Un viaggio davvero splendido quello che avete fatto e che sicuramente vi ha lasciato moltissimo! Sapevo che Kanchipuram fosse interessante ma di sicuro il tuo articolo mi ha dato una visione d’insieme che mi mancava. Che dire poi dei negozi di stoffe? Io avrei fatto incetta!

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