Viaggio in Malesia: consigli e informazioni

Viaggio in Malesia

Il nostro viaggio in Malesia è stata davvero una grossa sorpresa; è stato come scoprire un’Asia mai vista prima. Quello che ci ha colpito immediatamente, subito dopo il nostro arrivo, è stata la lussureggiante vegetazione. Vi giuro che tanto verde non l’avevamo visto mai (se non forse durante il nostro viaggio in Brasile, in Amazzonia). E soprattutto, quello che ci è sembrato molto strano è stata la presenza di vere e proprie giungle all’interno delle città.

La seconda sorpresa è stata la modernità della capitale Kuala Lumpur e di altre grandi città come George Town. Il loro skyline non differisce molto da quello di Dubai o di alcune città americane. Ci sono dei grattacieli veramente imponenti, così alti da costringerti a camminare con il naso all’insù e che ti fanno sentire piccolo piccolo!

Insomma, non proprio l’Asia che conoscevo fino a quel momento, ma sicuramente un paese che ti affascina e ti fa innamorare!

Viaggio in Malesia
Chinatown a Kuala Lumpur

Viaggio in Malesia: penisola e Borneo

La Malesia è uno stato del sud-est asiatico composto da due aree. La prima è quella che viene chiamata la Penisola (cioè la parte continentale). La seconda è il Borneo, un’isola più selvaggia; essa appartiene non solo alla Malesia, ma anche all’Indonesia e al Brunei. Ci sono poi tante altre piccole isole che sono dei veri paradisi per chi ama il mare e lo snorkeling. Tra queste, le più popolari sono le Isole Perhentian, Langkawi, Redang e Penang.

Nel programmare il vostro viaggio in Malesia, dovete tenere conto della sua conformazione geografica. Infatti, a meno che non abbiate tantissimo tempo a disposizione, sarà difficile visitare l’intero paese. La cosa migliore è concentrarvi su una parte e visitarla in modo approfondito.

Noi, per esempio, abbiamo scelto di visitare la Penisola e di trascorrere gli ultimi giorni rilassandoci al mare. Speriamo di poter tornare in questo splendido stato per visitare il Borneo e soprattutto gli stati di Sarawak e Labuan. A proposito, questi nomi non vi ricordano i libri scritti da Salgari su Sandokan?

Lo skybox della KL Tower
Lo skybox della KL Tower

Quando andare in Malesia

La Malesia si trova a pochi gradi di distanza dall’equatore, di conseguenza le temperature sono elevate e costanti durante tutto il corso dell’anno. Le minime si aggirano mediamente sui 24 gradi, mentre le massime raggiungono i 30/32 gradi. Ovviamente, ci sono delle variazioni a seconda della zona che si visita; per esempio a Cameron Highlands abbiamo trovato una notevole escursione termica, giustificabile dall’altitudine, visto che eravamo a 1500 metri circa.

La Malesia è anche un paese abbastanza piovoso, ci è capitato spesso di dover affrontare degli acquazzoni brevi ma intensi, che non hanno assolutamente rovinato la nostra vacanza. La pioggia e la rigogliosa vegetazione creano molta umidità che aumenta la percezione del caldo.

In sostanza, non esiste un periodo migliore per andare in Malesia, ma senza dubbio esiste un periodo da evitare; si tratta dei mesi da novembre a gennaio compresi, quando le piogge diventano monsoniche. Questo significa piovaschi intensi e continui che veramente renderebbero difficile il vostro viaggio.

Viaggio in Malesia
Petronas Towers

Documenti e vaccinazioni per un viaggio in Malesia

Per entrare in Malesia è necessario essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Non vi verrà richiesto nessun visto; in aeroporto, al vostro arrivo, dovrete solo far timbrare il vostro documento senza pagare nulla (e vi auguro di non trovare una fila lunga come quella che abbiamo trovato noi!).

Per quanto riguarda le vaccinazioni, non dovrete farne nessuna obbligatoriamente, anche se il buon senso suggerisce di avere almeno l’antitetanica, perchè non si sa mai!

Batu Caves
Batu Caves

Cosa mettere in valigia

Alla luce di quello che vi ho raccontato sulla situazione meteo in Malesia, immaginerete da soli che una delle cose più importanti da mettere in valigia per un viaggio in Malesia è un impermeabile stile Kway. Potete tenerlo arrotolato nello zaino e utilizzarlo all’occorrenza. Anche un ombrello potrebbe tornarvi utile, non solo per ripararvi dalla pioggia, ma in alcune occasioni anche per proteggervi dal sole cocente.

Un ottimo repellente per le zanzare è d’obbligo; in realtà pensavo di doverlo usare più spesso ma così non è stato. Ne ho avuto bisogno solo in un paio di occasioni, quando eravamo in giro nella giungla, ma vi garantisco che ci ha fatto davvero comodo perchè le zanzare erano tante ed erano implacabili!

Un cappello e gli occhiali da sole possono essere utili, soprattutto se andate al mare e fate delle escursioni in barca. Il riverbero dell’acqua è accecante e potrebbe darvi fastidio. Per lo stesso motivo è indispensabile utilizzare una buona protezione solare; anche se siete in acqua e il cielo è annuvolato il sole picchia forte; non per niente siamo tornati dal nostro viaggio in Malesia con un’abbronzatura invidiabile!

Infine, se visitate la zona delle Cameron Highlands, portatevi una felpa per la sera perchè le temperature calano parecchio dopo il caldo intenso del giorno. Pensate che in hotel io e Gianni abbiamo spento l’aria condizionata e abbiamo messo sul letto la coperta supplementare fornita (saggiamente) dall’hotel.

Infine, un consiglio per le signore: tenete un pareo o una pashmina nello zaino. Vi sarà utile per visitare moschee e templi, dove dovrete coprirvi la testa e le gambe. Per gli uomini questa regola non vale, dovranno solo togliersi le scarpe (che ingiustizia!).

Carte di credito e contanti

Potete utilizzare tranquillamente il Bancomat e le carte di credito praticamente dappertutto. L’unica eccezione sono le isole Perhentian (e immagino anche altre isole), dove solo gli hotel accettano i pagamenti elettronici. I vari ristoranti sulla spiaggia prendono solo contanti, non so dirvi se perchè sprovvisti di POS o per altre ragioni.

Anche nelle città grandi abbiamo trovato delle situazioni in cui non accettavano le carte. Per esempio a Chinatown, a Kuala Lumpur, la maggior parte delle bancarelle prendevano solo contanti. Ovviamente, per pagare i taxi o dare la mancia ai facchini negli hotel è bene avere sempre un pò di spiccioli.

Non abbiamo mai cambiato soldi presso gli uffici di cambio, abbiamo usato sempre e solo gli ATM; questo perchè il tasso di cambio era onesto, le commissioni erano basse e se ne trovano dappertutto.

La valuta usata in Malesia è il ringgit (MYR).

Rinfrescante succo di cocco
Rinfrescante succo di cocco

Telefonia e internet

Come facciamo sempre quando facciamo un viaggio all’estero, anche in Malesia abbiamo acquistato una SIM locale per poter essere sempre connessi ad Internet. In realtà, l’abbiamo usata pochino, dal momento che abbiamo potuto sempre utilizzare il Wifi di hotel, ristoranti, centri commerciali. Solo durante il nostro soggiorno al mare abbiamo dovuto utilizzare i nostri giga; questo perchè la connessione era disponibile solo alla reception dell’hotel e non in camera. A volte, inoltre, il segnale era abbastanza debole.

Dove trovare una SIM? Devo confessare che non è stato facile, non siamo riusciti ad acquistarla in aeroporto al nostro arrivo (cosa che vi consiglio di fare) e in seguito non riuscivamo a trovarne. Ci siamo rivolti a vari negozi di telefonia senza successo, ma poi l’abbiamo trovata in un negozio della catena di supermercati 7/Eleven.

Viaggio in Malesia
Piantagioni di tea nelle Cameron Highlands

Come spostarsi durante un viaggio in Malesia

Nella zona peninsulare, le distanze non sono enormi, e ci si può spostare sia in auto che in treno. Per le distanze maggiori è necessario prendere un volo interno. A questo proposito, posso rassicurarvi sul costo dei passaggi aerei: sono abbastanza economici. La maggior parte dei voli è gestita da Air Asia e da Fireflyz. Sono certa che molti di voi conoscono la prima, visto che è una grossa compagnia che copre buona parte del territorio del territorio asiatico. La seconda, per noi, è stata una piacevole scoperta, visto che il servizio è stato efficiente e puntuale. Se poi dovete recarvi in una delle isole, dovrete sicuramente prendere una barca o un traghetto.

Per muovervi all’interno delle città, oltre ai mezzi pubblici, vi consiglio di utilizzare i taxi, davvero molto economici, o meglio ancora Grab, che è ancora meno costoso. Per pochi euro, vi scarrozzeranno in giro per le città; per questo motivo, vi consiglio discaricare l’app appena arrivate in Malesia.

Street art a Malacca
Street art a Malacca

Un viaggio in Malesia è pericoloso?

In base a quella che è stata la nostra esperienza, mi sento di dirvi che la Malesia non è affatto pericolosa; di sera abbiamo spesso girato da soli nelle grandi città fino a tardi e non abbiamo avuto assolutamente nessun problema.

E’ comunque importante ricordare che ci siamo sempre mossi nelle zone centrali, quelle più turistiche e più sicure; nelle zone periferiche potrebbero verificarsi degli scippi o borseggi, quindi è meglio evitarle.

Una raccomandazione: state attenti ai tassisti, i quali potrebbero tentare di truffarvi non utilizzando il tassametro. Ci è capitato in una occasione, quando il conducente del mezzo ha coperto il tassametro con il proprio cappello; all’arrivo a destinazione ci ha chiesto una cifra doppia rispetto a quella normale. Fortunatamente, si trattava comunque di pochi euro. Per questo motivo, ricordatevi di contrattare sempre il prezzo della corsa prima di prendere un taxi.

Infine, come ulteriore misura di sicurezza, lasciate il passaporto nella cassaforte in hotel e girate con una fotocopia. Se dovessero rubarvelo sarebbe davvero un bel problema!

Parco urbano Taman Tugu
Parco urbano Taman Tugu

Viaggio in Malesia fai da te: è possibile?

Sicuramente, un viaggio in Malesia in autonomia è possibile. Spostarsi con una macchina a noleggio è fattibile; le strade e le autostrade sono incredibilmente ben tenute e moderne e il prezzo del carburante si aggira sui 70 centesimi di euro al litro.

Il problema è che se non siete abituati alla guida a sinistra, potreste avere dei problemi. Inoltre, avere un’auto vi vincola nella scelta degli hotel che devono avere il parcheggio. Infine, a meno che il vostro itinerario non sia ad anello, potreste essere costretti a consegnare l’auto in un posto diverso da quello dove l’avete prelevata. Questo significa che dovrete pagare una tassa che, in alcuni casi può essere pesante.

Questi sono alcuni dei motivi che ci hanno convinti a non visitare la Malesia in autonomia ma ad appoggiarci ad una agenzia locale, Nella Terra di Sandokan (e già il nome ci piace tanto!). Ci siamo trovati veramente molto bene, tutto è stato organizzato alla perfezione e devo dire che siamo veramente soddisfatti.

Ma il motivo principale per cui abbiamo scelto di farci organizzare il viaggio è che abbiamo visto delle cose meravigliose al di fuori delle rotte turistiche, che avremmo perso se avessimo organizzato da soli. Vi faccio un solo esempio: un giorno abbiamo visitato un villaggio di pescatori dove eravamo gli unici occidentali. Abbiamo mangiato ottimo pesce fresco in un locale dove nessuno parlava neanche l’inglese e, se non fosse stato per il bravo Jeremy (la nostra guida), saremmo stati totalmente persi!

C’è un’altra piccola complicazione che potrebbe rendere un viaggio in autonomia un pò difficile: quasi tutte le scritte sono solo ed esclusivamente in malese, senza la traduzione in inglese. Abbastanza spesso si capisce il significato grazie alle immagini, ma non succede sempre. Alcune volte si trova la scritta “warning” (che significa attenzione), ma il resto della frase è in malese e quindi non si capisce bene a cosa bisogna stare attenti!

Mirror Lake
Mirror Lake

Quanto tempo per visitare la Malesia?

Il minimo indispensabile per visitare la Malesia sono almeno due settimane; meno di così non è proprio possibile. Noi ci abbiamo messo esattamente questo tempo per visitare la Penisola e fare qualche giorno al mare, e siamo riusciti a fare tutto in maniera rilassata. Tenete conto che solo Kuala Lumpur vi terrà impegnati per due o tre giorni. Il resto del viaggio è stato itinerante, poi l’ultimo giorno lo abbiamo “perso” nei trasferimento dalle Perhentian a Kuala per prendere il volo internazionale.

Ovviamente, se avete in mente di visitare il Borneo oltre alla Penisola, dovrete considerare molto più tempo, direi addirittura 4 settimane in tutto. Lo stesso discorso vale nel caso decidiate di trascorrere più tempo al mare, magari facendo immersioni e scoprendo gli splendidi fondali delle isole della Malesia.

Villaggio di pescatori
Villaggio di pescatori

Quanto costa un viaggio in Malesia

In generale, un viaggio in Malesia non è affatto costoso, anzi in generale è abbastanza conveniente. Questo perchè il prezzo del carburante è molto basso (soprattutto se paragonato alla situazione italiana), il cibo costa davvero poco e lo stesso vale per gli hotel.

Ovviamente queste affermazioni vanno prese con le pinze. Se decidete di dormire in un hotel a 5 stelle, evidentemente il prezzo lieviterà, così come se consumerete i vostri pasti in ristoranti extra lusso. In generale, noi mangiavamo spendendo circa 12/13 euro in due; anche quel paio di volte che abbiamo mangiato in hotel la sera non abbiamo speso moltissimo. Solo alle Perhentian abbiamo speso di più, soprattutto l’ultima sera prima della partenza, quando ci siamo dati alle aragoste e ai granchi per festeggiare la mia pensione 🙂

Infine, se vi piace lo shopping, troverete delle occasioni molto convenienti sia a Kuala Lumpur che a George Town, di cui vi parlerò in dettaglio negli altri articoli!

Perak Cave Temple
Perak Cave Temple

Cosa vedere in Malesia: il nostro itinerario di viaggio

Veniamo adesso al nostro itinerario di viaggio in Malesia. Nella cartina più sotto potete vedere il nostro percorso e le tappe che abbiamo effettuato.

1° giorno: arrivo a Kuala Lumpur.

Avevamo la giornata libera, per riprenderci dal volo internazionale, ma abbiamo preferito andare a visitare le Petronas Towers, visto che non erano comprese nel tour. Avevamo acquistato i biglietti on line dall’italia e vi garantisco che ne è valsa la pena!

2° giorno: visita di Kuala Lumpur

Per prima cosa, siamo saliti sulla KL Tower, seconda alle Petronas Towers in altezza. Poi abbiamo visitato la parte storica della città, Piazza dell’Indipendenza (Merdeka Square), il tempio Thean Hou, la moschea Masjid Jamek, Chinatown (dove abbiamo trascorso un sacco di tempo da soli) e il tempio induista Sri Mahamariamman.

3° giorno: visita di Malacca

In auto abbiamo raggiunto la Malacca, una ridente cittadina a circa due ore di distanza dalla capitale malese. Abbiamo visitato il suo centro storico che è Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Dopo il pranzo, abbiamo passeggiato per la via dello shopping, Jonker Street, e poi siamo rientrati a Kuala Lumpur.

4° giorno: trekking al Parco Taman Tugu

Abbiamo dedicato il quarto giorno ad una entusiasmante escursione in una vera e propria giungla urbana; proprio nel centro di Kuala Lumpur esiste un parco con una vegetazione pazzesca, da non credersi. Lo abbiamo percorso in lungo e in largo, beandoci di tanta bellezza.

Itinerario di viaggio in Malesia
Il nostro itinerario di viaggio in Malesia

5° giorno: Batu Caves e Cameron Highlands

Lasciamo la capitale malese; la nostra prima tappa sono state le Batu Caves, una delle attrazioni più conosciute della Malesia. Si tratta di un tempio induista coloratissimo e molto affascinante. Poi abbiamo proseguito per Cameron Highlands, famosa per le piantagioni di tea, che abbiamo visitato nel pomeriggio.

6° giorno: in viaggio verso Ipoh

Dopo aver visitato un piccolo farfallario ed un mercatino locale, abbiamo proseguito per la città di Ipoh. Durante il tragitto abbiamo effettuato un paio di soste per visitare il tempio buddista di Perak Tong e un laghetto misterioso e affascinante, il Mirror Lake. Infine, giunti a destinazione, abbiamo visitato Ipoh, la capitale del Perak.

7° giorno: in giro per lo stato del Perak

Il giorno successivo lo abbiamo dedicato alla visita di alcuni punti interessanti di questo stato. Per cominciare, siamo stati a Kuala Kangsar per visitare la moschea Masjid Ubudiah. Ma il top è stata la visita al villaggio di pescatori di Sepetang, con annessa gita in barca. Infine ci siamo diretti verso l’isola di Penang.

8° giorno: visita di George Town

George Town è una città molto interessante, con tantissime cose da vedere; infatti abbiamo corso tutto il giorno per riuscire a vedere tutti i suoi templi, il giardino botanico e alcune zone particolarmente caratteristiche. E devo dire che, malgrado la stanchezza, la sera siamo comunque usciti per esplorare la città per i fatti nostri.

Perhentian Islands

Dal 8° giorno al 13 giorno: relax alle Isole Perhentian

E finalmente è arrivato il momento che aspettavamo di più: un pò di relax alle Isole Perhentian. Si tratta di un posto veramente paradisiaco, con un mare fantastico, di quelli che vedi solo nelle cartoline. Siamo stati talmente bene che davvero ci è dispiaciuto partire, quando è finito il nostro soggiorno.

14° giorno: rientro a Kuala Lumpur e volo internazionale

L’ultimo giorno del nostro viaggio in Malesia è stato veramente faticoso. Abbiamo dovuto prendere un sacco di mezzi (barca, autobus, aereo) per poter tornare a Kuala Lumpur da dove partiva il nostro volo internazionale per tornare a casa. Devo dire che ero un pò preoccupata all’idea che potesse esserci qualche ritardo o qualche inghippo che ci impedisse di prendere il volo, ma in realtà è andato tutto alla perfezione!


46 Comments to Viaggio in Malesia: consigli e informazioni

  1. Veronica ha detto:

    Super interessante leggere di un paese di cui conosco davvero pochissimo se non per qualche nozione trovata online. Trovo sempre utili i consigli su internet, gli spostamenti e tutto ciò che serve sapere prima o mente si è nel luogo stesso.

    • Teresa ha detto:

      E’ lo stesso per noi, prima di partire cerchiamo sempre informazioni utili sul luogo che stiamo per visitare!

  2. Paola ha detto:

    La Malesia ha stregato anche me, tanto che a distanza di 5 anni ci sono tornata (ovviamente per scoprire il Borneo, che avevo perso nel primo viaggio). Sono meravigliosi anche gli arcipelaghi poco lontani da Kuala Lumpur, dove il mare è uno spettacolo. Se non c’è due senza tre, mi toccherà tornarci!

  3. Claudia ha detto:

    Mi piacerebbe molto fare un viaggio del genere in Malesia, soprattutto nel Borneo. Magari un giorno che i miei bimbi saranno più grandi, dato che dall’Australia non è tutto sommato poi troppo lontano!

  4. ANTONELLA ha detto:

    Molto interessante il tuo racconto della Malesia, anche io la associo sempre ai racconti di Sandokan! Concordo sul fatto che in un luogo dove la lingua e le strade possono diventare un problema la soluzione migliore è quella di affidarsi ad una tour operator locale, ma toglimi una curiosità, dove l’hai trovato con un nome così promettente?

    • Teresa ha detto:

      Una mia amica che è andata in Malesia anni fa mi ha suggerito il nome di questa agenzia, visto che si era trovata molto bene. E devo confermare il suo giudizio positivo, è stato tutto organizzato alla perfezione!

  5. Valentina ha detto:

    Avevamo programmato un viaggio in Malesia proprio per quest’estate ma poi causa prezzi dei voli abbiamo optato per lo Sri Lanka (splendido!). Non vedo l’ora di leggere anche tutti gli altri preziosi consigli che pubblicherai perchè non demordo… Sembra proprio un viaggio di quelli che mi piacciono un bel po’!!!

  6. La Kry ha detto:

    Congratulazioni per la pensione Teresa! Devo dire che l’hai festeggiata con un viaggio fantastico. Come sempre le tue indicazioni e i tuoi suggerimenti sono sempre utili e precisi, non vedo l’ora di leggere i prossimi articoli sulle varie tappe che hai citato.

  7. Paola ha detto:

    Insomma, per me la Malesia è un po’ offlimits per il momento, visto che solitamente ho dicembre per fare viaggi più lunghi!

  8. Sara - Slovely.eu ha detto:

    Che bei ricordi leggendo il tuo articolo!
    Abbiamo fatto un giro quasi identico al vostro un po’ di anni fa, tornando poi a casa da Singapore. Mi era piaciuto moltissimo, specialmente il relax e lo snorkeling alle Perhentian! 😉

  9. Arianna ha detto:

    Molto interessante il tuo racconto; già due volte avevo studiato e in parte organizzato la Malesia, ma poi c’era sempre qualche aspetto che non mi convinceva, mi fa piacere sentire l’esperienza di viaggiatori come voi. Il mare è pazzesco, lo so sono stata a Tioman un’isola appunto in Malesia tanti anni fa, un vero paradiso!

  10. Avete fatto un giro bellissimo! Non sono mai stata in Malesia ma devo dire che da un po’ mi interessa molto, soprattutto dopo averne sentito parlare di recente da una coppia di amici che hanno trascorso lì il loro viaggio di nozze.

    • Teresa ha detto:

      Io all’inizio non l’avevo presa in considerazione, poi ha cominciato ad incuriosirmi e adesso sono lieta di esserci andata!

  11. Eliana ha detto:

    Che giro incredibile che avete fatto alla scoperta della Malesia! Avete fatto bene ad affidarvi a una agenzia locale così da non perdervi luoghi incredibili al di fuori delle classiche rotte! Mi piacerebbe molto visitare questo incredibile Paese e vedere la sua rigogliosa natura!

  12. Mimí ha detto:

    Salvo subito questo tuo super-dettagliato articolo con utilissime informazioni sulla Malesia. Magari ci andrò anche io per la pensione a festeggiare! Scherzo: mancano ancora sette anni ma ti assicuro che non ne posso davvero più.

  13. Lara Bradamilla ha detto:

    Ho rivissuto praticamente il mio viaggio di qualche anno fa. Tutto top, ho amato tanto George Town e ovviamente le Perheritian.

  14. Claudia ha detto:

    Congratulazioni per la pensione Teresa! Il prossimo anno stiamo pensando di andare in Asia e stiamo valutando anche la Malesia, grazie per i suggerimenti!

  15. Marina Fiorenti ha detto:

    Ho il lontano ricordo di una gita fatta in Malesia, quando eravamo a Singapore, e ultimamente mi è venuta voglia di ritornarci, soprattutto per vedere Kuala Lumpur. Tutte le informazioni che avete dato mi confermano che sarebbe un bel viaggio e mi saranno sicuramente utili.

  16. Bru ha detto:

    La Malesia ha una natura esplosiva e un mare che non si dimentica, la gente però anche se gentile è più schiva rispetto agli indonesiani
    comunque avete fatto proprio un bellissimo viaggio

    • Teresa ha detto:

      Più che altro, la differenza che ho notato è che in Indonesia molte persone vestono ancora in maniera tradizionale, mentre in Malesia vestono quasi tutti all’occidentale!

      • Bru ha detto:

        Hanno quasi la stessa lingua, una cultura simile ma tra i due paesi c’è un abisso culturale e sociale, anche turisticamente la Malesia è molto più facile da visitare e ben servita

  17. Erika VitaminTrip ha detto:

    Articolo utile e interessante come al solito! Non conosco la Malesia, però ultimamente mi capita spesso di vedere persone che la visitano e devo dire che ha degli scenari davvero unici! La vegetazione cittadina ha colpito molto anche me!

  18. Annalisa Spinosa ha detto:

    Ecco, potendoci muovere tra novembre e febbraio credo che la Malesia sia una zona a noi ancora non accessibile. Purtroppo per esigenze lavorative quelli sono i mesi che destiniamo ai viaggi medio lunghi. Peccato che ci sia la stagione monsonica proprio in quel periodo, perchè mi piacerebbe davvero visitare questi territori pazzeschi, soprattutto il Borneo.

  19. Libera ha detto:

    Fortunatamente questa estate a Singapore non ho trovato la fila che avete trovato voi a Kuala Lumpur, ma tutto si è svolto in fretta e in maniera molto ordinata. La Malesia comunque mi ispira moltissimo, amo il Sud-est asiatico.

  20. Teresa Scarselli ha detto:

    Di solito organizziamo i nostri viaggi in autonomia, ma probabilmente per un viaggio come questo ci affideremmo anche noi ad una agenzia turistica locale. Eravate quindi in un gruppo organizzato?

    • Teresa ha detto:

      Assolutamente no, era un viaggio privato organizzato secondo le nostre indicazioni; io non viaggerei mai con grossi gruppi, magari con un’altra coppia con cui ho ottimi rapporti come abbiamo fatto in questo caso!

  21. Tamara Bonfrate ha detto:

    Un articolo davvero interessante così come lo è stato il tuo viaggio. Apprezzo che hai speso parole per quanto riguarda la “pericolosità” del posto, molte persone ancora oggi non sono in grado di comprendere che tutte le grandi città hanno le zone si e le zone no.

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