Tikehau, la meraviglia intatta delle Isole Tuamotu

Tikehau è stata la prima tappa del nostro viaggio in Polinesia Francese.
Devo confessare che la scelta è stata combattuta, perchè inserirla nel nostro itinerario faceva crescere il costo del viaggio, ma alla fine abbiamo ceduto alla curiosità.
Infatti avevamo tanto sentito parlare di quest’isola e della sua sabbia rosa.
E soprattutto avevamo letto che, secondo Jaques Cousteau, questo è il posto più pescoso al mondo!

L’atollo di Tikehau
Tikehau si trova nell’arcipelago delle isole Tuamotu, per raggiungerla è necessario prendere un piccolissimo aereo della Air Tahiti, la compagnia che collega le varie isole.
E’ formata da un cerchio di isolotti (in lingua locale “motu“) che racchiudono una meravigliosa laguna. Solo pochissimi dei “motu” sono abitati.
Quello principale ospita una minuscola cittadina, in realtà un insieme di case sparpagliate, con un piccolo emporio, la chiesa e l’aeroporto.

Su un altro “motu” si trova l’unico resort, il Pearl Beach, dove avevamo prenotato.
La durata del volo è di circa 50 minuti, ma a noi è sembrato molto più breve; abbiamo sorvolato atolli stupendi e siamo rimasti incantati dal blu dell’oceano!
L’arrivo è stato un pò scioccante; l’aeroporto è davvero minuscolo e la pista talmente corta che abbiamo avuto paura di schiantarci!
Ad attenderci, una ragazza che ci ha accompagnati ad un motoscafo e poi finalmente arrivo al resort.

E’ stata una sorpresa: la sabbia era veramente rosa e quando l’abbiamo vista la prima volta era ancora più rosa con la luce del tramonto.
La festa dell’Heiva
La prima sera, erano in corso i festeggiamenti per l’Heiva, un festival che ha luogo in luglio e che prevede danze e competizioni.
Siamo rimasti affascinati dalle bellissime fanciulle del luogo, che danzavano sinuose al ritmo frenetico della musica… quante volte le avevamo viste nei documentari in TV?

Al mattino dopo, eccoci in spiaggia! Acqua limpida, tantissimi pesci che non sembravano affatto impauriti e nuotavano tra le nostre gambe… che meraviglia!
Abbiamo passato la giornata rilassandoci per recuperare la stanchezza, divertendoci a dare del pane ai pesciolini e prenotando un’escursione per il giorno dopo!
Isola degli Uccelli
Ci avevano consigliato di visitare l’Isola degli Uccelli, e abbiamo deciso di andarci.

Eravamo un gruppetto di circa 8 persone (tutti italiani in viaggio di nozze!) e con il motoscafo abbiamo raggiunto la destinazione.
L’isola non è abitata, se non da centinaia di specie di uccelli diversi! E’ fantastico vedere quanti nidi e quanti piccoli ci sono!
Ma la cosa più sorprendente è stato vedere alcune uova deposte direttamente sui rami da una specie che non nidifica.
La seconda tappa è stato un altro isolotto per il pranzo. Mentre il cuoco preparava per noi un sacco di leccornie, noi abbiamo un pò esplorato l’isola.

Io mi sono un pò spaventata quando mi sono trovata in acqua circondata da una decina di squali pinna nera, enormi, saranno stati lunghi almeno due metri… sapevo che sono innocui, ma vi garantisco che la cosa fa una certa impressione! Paura!
Il cuoco ci ha poi spiegato che loro riconoscono il motore della barca e si aggirano nell’acqua davanti alla spiaggia in attesa degli avanzi… incredibile!
Il villaggio di Tikehau
Il terzo giorno, abbiamo preso la barca del resort per andare a fare un giro nel paesino (l’unico dell’isola di Tikehau).

Come dicevo, chiamarlo paesino è un eufemismo; ma le poche case che lo compongono sono tutte molto carine, piene di fiori e ben tenute.
Ed è qui che abbiamo cominciato ad apprezzare la natura socievole del popolo polinesiano: chiunque incrociassimo per strada ci salutava e ci sorrideva.
Nell’unico negozietto, che vende davvero di tutto, dove ci siamo presi un magnifico gelato! Ed è stata una sorpresa scoprire che la Nutella si trova anche in Polinesia Francese!

Prima di rendercene conto, ci siamo ritrovati sul motoscafo per ritornare a Tahiti. La nostra prossima destinazione è Moorea.
Il saluto polinesiano agli ospiti in partenza è molto particolare: una ragazza soffia in una conchiglia per ottenere un suono triste che simboleggia la sua tristezza per l’addio!

Che posto meraviglioso!
A chi lo dici, peccato solo che sia così lontano. Maria, ti piace il mare?