La Garden Route, la strada litoranea in Sud Africa

L’itinerario lungo la Garden Route vi porterà a scoprire dei panorami spettacolari. Questa strada litoranea si snoda lungo la costa del Sud Africa da Cape Town a Port Elizabeth.

Grazie alla sua ricca e lussureggiante vegetazione le è stato dato il nome di “Garden Route”, cioè strada giardino.

Noi ne abbiamo percorso solamente un tratto, fino a Knysna, prima di inoltrarci all’interno del paese.

Itinerario lungo la Garden Route
Panorama sulla Garden Route

Va da se che per poter esplorare questa strada è necessario disporre di una auto a noleggio; questo vi consentirà di fermarvi tutte le volte che volete per sgranchirvi le gambe o fare foto.

Inoltre, alcune delle tappe migliori non sono raggiunte da mezzi di trasporto pubblici.

Non è necessario un veicolo 4X4 perchè le strade sono ottime e in buone condizioni.

Ma vediamo quali sono le tappe più interessanti del vostro itinerario lungo la Garden Route, dove effettuare una sosta!

Itinerario lungo la Garden Route
Spiaggia sulla Garden Route

Itinerario lungo la Garden Route: Capo di Buona Speranza

Si parte da Cape Town, la bellissima città del Western Cape. E non appena usciti dalla metropoli sudafricana comincerete a vedere splendide spiagge sabbiose battute dalle onde dell’oceano.

La prima, imperdibile tappa è sicuramente Capo di Buona Speranza. E’ una località molto famosa, poichè in passato ha rivestito enorme importanza nella navigazione.

Il parco è enorme e all’ingresso vi sarà consegnata una mappa per orientarvi. Il prezzo di ingresso è di circa 20 euro.

Itinerario lungo la Garden Route
Capo di Buona Speranza

La costa in questa zona cambia, in quanto la spiaggia sparisce quasi del tutto e viene rimpiazzata da scogli sui quali nidificano varie specie di uccelli.

Un must è la foto con il cartello che segnala il punto esatto del Capo; penso che chiunque abbia visitato questo luogo ne ha scattata una come souvenir.

L’altro punto imperdibile è Cape Point: tramite una funivia chiamata “Flying Dutchman” (l’0landese Volante) raggiungerete una collinetta con un suggestivo faro.

Il panorama durante la salita è da brivido per la sua bellezza; entro i limiti del possibile cercate di scattare delle foto e di godervi la vista, purtroppo lo spazio nella cabina non è molto e fare foto o video non è così semplice!

Itinerario lungo la Garden Route
La costa a Capo di Buona Speranza

Una raccomandazione: state molto attenti ai babbuini! Ce ne sono molti e possono essere molto aggressivi, quindi evitate di mangiare in loro presenza e stategli alla larga!

Boulder Beach

A poca distanza troverete un’altra località piuttosto famosa e da inserire assolutamente nel vostro itinerario lungo la Garden Route: Boulder Beach.

Il nome di questa spiaggia deriva dai massi di granito (boulders) che si trovano su questa spiaggia. Ma la sua fama è dovuta alla colonia di pinguini che ci vive.

Boulder Beach
Boulder Beach

Sono bellissimi e molto buffi; è impossibile entrare a diretto contatto con loro, in quanto i visitatori camminano su delle passerelle di legno appositamente predisposte.

Incredibile vedere questi animaletti camminare con la loro andatura caracollante, e gruppi di loro che si dirigono correndo verso il mare per un bagnetto rinfrescante.

Per accedere alla spiaggia dovrete pagare un biglietto che costa 2,50 euro.

Lungo la Garden Route: Betty’s Bay

La tappa successiva sulla Garden Route è Betty’s Bay.

Betty's Bay
Betty’s Bay

La cittadina è piccola e graziosa ma niente di speciale: l’unico motivo per cui vi consigliamo di fermarvi è un’altra colonia di pinguini.

Questa volta l’ingresso è gratuito, ma la sostanza non cambia: troverete le solite passerelle e tanti, tanti pinguini.

A mio avviso ce ne sono molti di più rispetto a Boulder Beach, ma l’impressione che ho avuto è che questi fossero più sporchi e in condizioni peggiori.

Hermanus

La costa ad Hermanus
La costa ad Hermanus

Hermanus è una città abbastanza grande e molto graziosa; ma la sua fama deriva dal fatto che in novembre il tratto di mare su cui si affaccia si riempe di balene.

Esse arrivano dal Polo Sud, e si fermano per il tempo necessario a partorire e poi ritornano da dove sono venute.

Dicono che ce ne siano centinaia e che sia sufficiente passeggiare sul lungomare per ammirarne tante; addirittura c’è il “whale crier“, un ometto che strilla per annunciare la presenza delle balene!

Purtroppo, noi ci siamo stati in dicembre, e ne rimanevano solo una ventina; abbiamo sperato di vederne almeno una ma ahimè niente da fare!

Il faro di Danger Point
Il faro di Danger Point

Gaansbaii

Con la vostra auto, raggiungete Gaansbaii, un posto alquanto inquietante, perchè è qui che si può noleggiare una barca per immergersi con la gabbia tra gli squali bianchi.

Il mio consiglio, se volete fare questa esperienza, è di prenotare con larghissimo anticipo. Infatti, malgrado sia una attività costosa e abbastanza audace, è molto richiesta.

A noi sarebbe bastato salire su una barca per vedere gli squali, ma senza immergerci; non siamo riusciti a trovare neanche questa. Ci hanno detto che ormai era tutto prenotato da mesi.

In ogni caso, non perdetevi un pranzetto in uno dei bellissimi ristoranti con la vista sul porto.

Garden Route Cape Agulhas
Garden Route Cape Agulhas

La Garden Route: Danger Point

Anche Danger Point merita una visita. Si tratta di un promontorio sormontato da un faro.

Il suo nome abbastanza inquietante gli è stato dato per la pericolosità delle rocce e della barriera corallina che lo circondano.

Oltre al faro, potrete ammirare un memoriale dedicato alla nave Birkenhead che affondò proprio davanti al promontorio;  sembra che sia stato il primo naufragio dove fu applicato il protocollo “prima le donne e i bambini”.

Cape Agulhas
Cape Agulhas

Sembra che in passato, prima dell’installazione del faro e dell’entrata in uso di tecnologie come il radar, molte nave abbiano incontrato seri problemi nella zona. Le navi che sono affondate davanti al promontorio sono state ben 140.

Cape Agulhas

Apparentemente il posto non è niente di speciale: come in altri tratti di costa troviamo scogli e rocce e le onde dell’oceano che si infrangono.

Ma quale oceano? la domanda sorge spontanea, perchè è proprio qui che l’Oceano Atlantico e l’oceano Indiano si fondono.

Cape Agulhas è infatti il punto più meridionale di tutta l’Africa. La cosa viene segnalata da numerosi cartelli.

La laguna di Knysna
La laguna di Knysna

Dicono che al largo, in barca, sia possibile vedere i diversi colori dei due oceani fondersi, mescolando le loro acque con le diverse temperature.

Knysna

L’ultima delle nostre tappe sulla Garden Route è Knysna. E’ una cittadina abbastanza importante e famosa soprattutto per la coltivazione delle ostriche.

A proposito, le ostriche che troverete in Sud Africa o anche in Namibia sono molto diverse da quelle europee; sono più piccole e il loro gusto è molto più delicato!

Knysna Elephant Park
Knysna Elephant Park

Le due cose che meritano una visita sono sicuramente la sua laguna e il Waterfront nel centro della città; quest’ultimo non ha molto a che vedere con quello di Cape Town, ma è molto grazioso.

A poca distanza da Knysna troverete anche il Knysna Elephant Park; è un centro di recupero per elefanti orfani o in difficoltà. La visita è molto interessante e piacevole, qui gli animali sono liberi all’interno del parco e sono abbastanza tranquilli e socievoli.


2 Comments to La Garden Route, la strada litoranea in Sud Africa

  1. Elisa ha detto:

    Ciao Teresa, che bel giro avete fatto. Ma è sicuro guidare in autonomia in giro per il Sudafrica? Ho sentito pareri discordanti e in effetti sarei un po’ titubante qualora riuscissi a visitarlo. Ci sono dei tour che propongono un giro simile che tu sappia?

    • Teresa ha detto:

      Onestamente non abbiamo avuto assolutamente nessun tipo di problema e lo rifaremmo volentieri anche subito. Comunque si, ci sono tanti tour operator che propongono lo stesso giro, se sei interessata contattami via mail!

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